Roma - All'indomani delle barricate anti-migranti di Goro, il popolo dei social network si schiera contro il paesino di pescatori del Ferrarese invitando tutti a boicottare il suo prodotto di punta: le vongole. A iniziare da Vittorio Molinari, consumatore di Modena che ha pubblicato su Twitter e su Facebook la lettera che ha indirizzato all'azienda Copego (il consorzio dei pescatori di Goro): "Buonasera. Sono un consumatore dei vostri prodotti. Da oggi non ne consumerò più. Non accogliere 20 profughi, per di più solo donne e bambini è vergognoso. Voi fate parte di questa comunità, quindi ne dovete soffrire le responsabilità; me ne dispiace. Tutti i paesi della nostra provincia, eccetto quelli del terremoto 2012, accolgono profughi; non dico che ne siamo tutti contenti, ma chi è contrario se ne lamenta, ma non va oltre. I vostri concittadini sono andati oltre, troppo. Spero che questa mia piccola protesta vi faccia diventare parte attiva nel recuperare una dignità perduta".
E come lui, molti altri hanno deciso di far conoscere la loro posizione sulla vicenda che ha visto gli abitanti di Gorino (frazione di Goro) scendere in strada e bloccare l'arrivo di 12 profughe, di cui una incinta, e 8 bambini. "Io non compro più #vongole di #Goro e #Gorino. Dovremmo farlo tutti. Restiamo umani" scrive un utente su Twitter.
Io non compro più #vongole di #Goro e #Gorino
— Edoardo Buffoni (@EdoardoBuffoni) 25 ottobre 2016
Dovremmo farlo tutti.
Restiamo umani. pic.twitter.com/gVmffTJUzJ
"Oggi non ho comprato le vongole pescate a Goro. #solidarietà" gli fa eco un altro. E ancora: "Quest'anno a Natale niente Vongole e Capitone di #Goro Comacchio. Li mangiassero i pescatori locali: solidarietà da consumatore #Gorino". Sarcastici alcuni commenti: "Le Vongole Veraci di #Goro e #Gorino da oggi potrebbero avere un sapore sgradevole".
Immediato anche il confronto con il luogo simbolo degli sbarchi in Italia: "I pescatori di vongole di Goro dovrebbero imparare qualcosa da quelli di Lampedusa, da sempre impegnati a salvare... " (AGI)