di Andrea Cauti
Roma - Il Italia la prima legge contro la pedofilia è quella del 15 febbraio 1996 n. 66, intitolata "Norme contro la violenza sessuale", che per la prima volta ha introdotto nel codice penale varie fattispecie di reato relative alla violenza sessuale su minori. Tale legge è stata poi migliorata con quella del 3 agosto 1998 n. 269 intitolata "Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù", dove e' stato onorato l'impegno assunto dall'Italia in sede di adesione alla Convenzione sui diritti del fanciullo di New York del 1989. Sono state introdotte nel capo del codice penale le nuove fattispecie di reato "prostituzione minorile", "pornografia minorile" e "iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile".
Don Di Noto: "Nuova emergenza è pedopornografia soft"
Otto anni dopo, anche grazie all'azione dell'associazione Meter onlus di don Fortunato Di Noto, l'ordinamento giudiziario italiano ha contemplato il reato di pedofilia tramite web. La legge 6 febbraio 2006 n. 38, entrata in vigore il 2 marzo successivo, ha per titolo: "Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet".
E' di due anni dopo la recente legge 18 marzo 2008 n. 48 di ratifica alla "Convenzione del Consiglio d'Europa sulla criminalità informatica" adottata a Budapest il 23 novembre 2001, che ha introdotto a livello processuale l'attribuzione all'Ufficio del pubblico ministero presso il capoluogo del distretto la competenza in ordine ai reati informatici e in materia di pedopornografia. (AGI)