Roma - Sembra quasi un miracolo, sedici giorni dopo il sisma che ha colpito il centro Italia lo scorso 24 agosto, un gatto è stato estratto vivo dalle macerie di Amatrice. In un video, postato su twitter dai vigili del fuoco, si vede il momento del ritrovamento e dell'estrazione dell'animale. I vigili del fuoco hanno sentito dei flebili miagolii mentre stavano cercando di recuperare dalle macerie alcuni effetti personali dei proprietari del gatto. Pietro, questo il nome dell'animale, è stato portato subito dal veterinario per una prima valutazione del suo stato di salute, ma purtroppo le sue condizioni di salute sono critiche. Un episodio simile era già accaduto 5 giorni dopo il sisma, quando a Tino, frazione di Accumuli, era stato estratto vivo dalle macerie un gattino di appena 2 mesi.
Eccezionale #TerremotoItalia: gatto estratto vivo dalle macerie dai #vigilidelfuoco dopo 15 giorni pic.twitter.com/jqayOhXCAK
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 8 settembre 2016
Fino a questo momento sono stati salvati 949 animali tra gatti (329), cani (234), animali da "reddito" (358) e persino pesci (19) e tartarughe (5). Impegno a pieno ritmo anche per il Posto Veterinario Avanzato di Enpa ad Amatrice che ha prestato assistenza a 126 animali con interventi non solo in loco ma su "chiamata". Sembra ormai essersi chiusa la fase dell'emergenza delle attività di Enpa a favore degli animali e dei loro proprietari. L'Ente Nazionale Protezione Animali ha subito mobilitato 41 persone tra volontari, Guardie Zoofile e veterinari che si sono alternati 24 ore al giorno per quattordici giorni, con un impegno complessivo di 3.910 ore. Sul campo, Enpa ha schierato tre ambulanze veterinarie; una motocicletta per la consegna tempestiva degli aiuti nelle localita' piu' impervie; cinque autoveicoli per il trasporto di animali; un'automedica e due automezzi di supporto logistico, che, complessivamente, hanno percorso 5.200 chilometri, pari alla distanza che separa Roma dalla Groenlandia. (AGI)