Roma - "Sara' fatta giustizia, andremo fino in fondo". Cosi' il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si e' rivolto ai parenti delle vittime del disastro ferroviario in Puglia che ha incontrato nell'istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari. A raccontarlo sono gli stessi parenti al termine dell'incontro. Il presidente ha sostato dinanzi al tabellone con le foto delle vittime.
Parlare di "errore umano" per la tragedia ferroviaria "e' corretto ma assolutamente riduttivo", ha detto il procuratore facente funzioni di Trani, Francesco Giannella senza fornire nessuna conferma sul numero degli indagati nell'inchiesta sul disastro ferroviario tra Andria e Corato. Quanto a possibili concause nella dinamica dell'incidente, Giannella ha aggiunto che saranno fatte verifiche sulla possibilita' che ritardi siano stati accumulati nel transito dei treni a causa del cambio treno di alcuni passeggeri in una stazione ferroviaria.
Cantone, anche il disastro di Andria colpa della corruzione
Il procuratore ha aggiunto che quanto alla richiesta di giustizia dei parenti ha concluso che "tutti vogliamo i veri colpevoli, la domanda di giustizia e' legittima e ci impegneremo per questo". Dell'incidente in Puglia ha parlato anche il presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, nel giorno della sua relazione annuale: "il nostro pensiero commosso va alle 23 vittime dell'incidente ferroviario in Puglia, un episodio da ricordare non solo per il necessario cordoglio per le vittime, ma anche per l'oggettivo collegamento con cio' di cui parliamo oggi - ha detto Cantone - la tragedia probabilmente e' stata frutto di un errore umano, sara' la magistratura a stabilirlo ma certamente e' anche conseguenza di un problema atavico del nostro Paese, la difficolta' di mettere in campo infrastrutture adeguate. E uno dei motivi di questa difficolta' e' da individuare proprio nella corruzione".
Scontro frontale fra treni di pendolari - FOTO
Il Dipartimento per le Politiche della salute della Regione Puglia, intanto, ha reso noto che dei 23 feriti dell'incidente ferroviario tra Andria e Corato due sono stati dimessi, uno ad Andria ed uno a Molfetta: attualmente quindi i ricoverati sono 8 ad Andria, 4 a Barletta, uno a Bisceglie, 2 a Terlizzi, 4 al Policlinico e uno al San Paolo di Bari. Rimangono 8 persone in prognosi riservata. Tutti i feriti sono stazionari, qualcuno e' in miglioramento. Saranno eseguite domani, nell'Istituto di Medicina legale di Bari, le autopsie su tre delle vittime della tragedia ferroviaria di Andria-Corato: l'esame riguardera' i corpi dei tre ferrovieri deceduti nella tragedia.
"Alla luce di quello che e' successo in Puglia in queste ore, l'impegno a far ripartire i lavori pubblici nel nostro Paese diventa ancora piu' urgente - ha dichiarato il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio all'assemblea dell'Ance - dobbiamo fare in modo che il Paese non sia solo orgoglioso dei soccorsi e della generosita' della gente, e poco orgoglioso dello sciacallaggio politico, ma deve essere orgoglioso di tornare a fare opere, grandi e piccole, che siano utili e fatte nei tempi e nei modi giusti. Credo che siamo sulla buona strada".
Le prime immagini sul luogo dell'incidente