Roma - Ancora un paio di giorni di attesa e la Procura di Roma saprà con assoluta certezza se la studentessa universitaria di 22 anni, Sara Di Pietrantonio, era già morta quando il suo ex, Vincenzo Paduano, le ha dato fuoco. Il medico legale Giorgio Bolino, il radiologo Carlo Catalano e il tossicologo Giulio Mannocchi stanno completando gli ultimi accertamenti, in particolare, gli esami su sangue e polmoni. Poi, una volta concluso il lavoro dei consulenti tecnici, il pm Maria Gabriella Fazi darà il via libera alla consegna della salma alla famiglia che potrà così celebrare i funerali.
Questa mattina, il capo della squadra mobile, Luigi Silipo, ha fatto il punto della situazione con il pm e con il procuratore aggiunto Maria Monteleone. Magistrati e investigatori sono al lavoro per individuare tutti gli spostamenti del vigilante 27enne, attraverso l'esame dei tabulati del suo cellulare, e capire se, oltre alla bottiglietta dell'alcool, si fosse dotato (e in quale momento) anche di una tanica di altro liquido infiammabile per bruciare la giovane e la sua auto. Chi indaga sta raccogliendo elementi utili che giustifichino la premeditazione, un'aggravante che il gip, allo stato, non aveva ritenuto sussistente. (AGI)