Lesbo - "Insieme imploriamo solennemente la fine della guerra e della violenza in Medio Oriente, una pace giusta e duratura e un ritorno onorevole per coloro che sono stati costretti ad abbandonare le loro case". Lo affermano Papa Francesco, il patriarca ecumenico di Coatantinopoli Bartolomeo I e l'arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Hieronimos nella dichiarazione congiunta firmata al Campo profughi da Moria, sull'Isola di Lesbo. "Noi, Papa Francesco, Patriarca Ecumenico Bartolomeo e Arcivescovo di Atene e di Tutta la Grecia Hieronimos, ci siamo incontrati sull'isola greca di Lesbo per manifestare - si legge nel testo - la nostra profonda preoccupazione per la tragica situazione dei numerosi rifugiati, migranti e individui in cerca di asilo, che sono giunti in Europa fuggendo da situazioni di conflitto e, in molti casi, da minacce quotidiane alla loro sopravvivenza". Secondo Francesco, Bartolomeo e Hieronimo, "l'opinione pubblica mondiale non puo' ignorare la colossale crisi umanitaria, che ha avuto origine a causa della diffusione della violenza e del conflitto armato, della persecuzione e del dislocamento di minoranze religiose ed etniche, e dallo sradicamento di famiglie dalle proprie case, in violazione della dignita' umana, dei diritti e delle liberta' fondamentali dell'uomo". (AGI)