Milano - Ancora arresti a Milano per presunti episodi illeciti relativi alle commissioni tributarie con l'ipotesi di sentenze 'aggiustate' in cambio di tangenti. La Guardia di Finanza ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre giudici e un imprenditore. Al centro di questo nuovo sviluppo dell'inchiesta, che aveva già portato in carcere l'avvocato Luigi Vassallo (giudice tributario destinatario di una nuova ordinanza cautelare oggi), c'è infatti l'accusa di corruzione in atti giudiziari. L'indagineè coordinata dal procuratore aggiunto Giulia Perrotti e dai pm Eugenio Fusco e Laura Pedio. Le ordinanze sono state firmate dal gip Manuela Cannavale.
Il primo arresto era scattato il 17 dicembre per Vassallo, colto in flagranza mentre intascava 5mila euro, somma ritenuta dagli inquirenti la prima tranche di una tangente da 30mila euro. Il 28 gennaio è stato poi arrestato un secondo giudice tributario, Marina Seregni, accusata di aver diviso con Vassallo i proventi di una nuova mazzetta da 65mila euro per 'addomesticare' una sentenza, versata dalla Swe-co Sistemi Srl, società che aveva subito una contestazione fiscale dell'Agenzia delle entrate di 14 milioni di euro. Questa volta 'nel mirino' degli investigatori ci sarebbe una tangente da 60mila euro. I soldi sarebbero stati versati dall'imprenditore arrestato, Matteo Invernizzi, per 'aggiustare' un accertamento tributario. Beneficiario della somma sarebbe stato Vassallo il quale poi l'avrebbe ripartita con altri protagonisti della vicenda. Oltre a Invernizzi e Vassallo, destinatari della misura cautelare sono altri due giudici: Luigi Pellini (commercialista milanese) e Gianfranco Vignoli Rinaldi (avvocato milanese). Uno degli arrestati si e' sentito male al momento dell'esecuzione del provvedimento. Tra gli indagati figura anche l'ex finanziere Agostino Terlizzi. Tra i personaggi al centro del sistema torna quindi la figura di Vassallo, 58 anni, avvocato cassazionista e, dal 1988 giudice tributario.
A dare il via alle indagini sul giudice è stata la denuncia della Dow Europe Gmbh, multinazionale con un fatturato da 58 miliardi di dollari l'anno. I rappresentanti della societa', sarebbero stati contattati da Vassallo per "accordarsi" sul contenzioso in corso, ma avrebbero deciso di non cedere alle proposte corruttive e hanno denunciato tutto. Cosi' i finanzieri si sono presentati il giorno della consegna del denaro che doveva avvenire nello studio della Crowe Horwath Saspi di Milano. (AGI)