Napoli - Sta bene la piccola Giulia Pia, nata alla 34esima settimana con parto cesareo da Carla Ilenia Caiazzo, la donna di 38 anni cui Paolo Pietropaolo ha dato ieri fuoco in strada a Pozzuoli dopo una lite. A dirlo ai microfoni di una emittente privata di Napoli Giovanni Sica, medico della terapia intensiva neonatale dell'ospedale partenopeo Cardarelli, dove sono ricoverate, in reparti diversi, madre e figlia. "Giulia Pia stamattina ha fatto un altro passetto in avanti - dice - stanotte non ha avuto problemi, e stamane ha assunto un altro po' di latte tranquillamente. Diciamo che qualsiasi preoccupazione diventa sempre meno probabile". La piccola pesa 2,2 chili ed è in incubatrice, anche se respira autonomamente.
Dà fuoco alla compagna incinta, "ero geloso"
Restano invece molto gravi le condizioni della madre, ricoverata al reparto Grandi ustionati con il 45% della superficie corporea bruciata, il tronco e il volto soprattutto. Ustioni del terzo grado, procurate dalle fiamme che l'hanno avviluppata dopo che Pietropaolo le ha gettato sui vestiti l'alcol contenuto in una boccetta che aveva con se', dando poi fuoco. L'intervento di un uomo in via vecchia delle Vigne, che le ha gettato acqua addosso con una pompa, ha evitato che Carla Ilenia e la piccola morissero, ma i medici del reparto per ora escludono solo l'imminente decesso della donna; le sue possibilita' di rimanere in vita sono legate alle potenzialità di resistenza del suo fisico e della sua mente. Il 40enne intanto ha trascorso la sua prima notte in carcere a Cassino, dopo un lungo interogatorio, assistito dal suo avvocato, in cui ha ammesso di aver compiuto il gesto perché "geloso". Paolo e Carla si conoscevano da ragazzi e avevano un rapporto fatto di alti e bassi. Lui, figlio di imprenditori della ristorazione, che amministra alcune proprieta' con il fratello, sarebbe venuto a conoscenza di una altra relazione della donna. Il 40enne era fuggito in auto verso il Lazio subito dopo aver tentato di uccidere la sua compagna, ma i carabinieri lo braccavano e lo hanno riconosciuto quando ha provocato un incidente a Formia, fermandolo. (AGI)