Roma - L'81,6% degli italiani ritiene che Papa Francesco abbia avuto il merito di rilanciare la Chiesa. Lo dice il Rapporto Eurispes 2016 specificando però, che i consensi sono in calo: nel 2014 e nel 2015 la percentuale si attestava rispettivamente all'87,1% e all'89,6%. Un calo dovuto forse anche alla sensibilità e all'apertura mostrate verso le questioni morali ed etiche che avrebbero allontanato i fedeli più conservatori. Il Papa raccoglie apprezzamento per la sua semplicità (26%) anche fra i non credenti, per il coraggio di dire "cose scomode" (18,1%), per la volontà di rinnovare la Chiesa (11,3%). L'Italia è un paese cattolico ma solo un italiano su quattro è praticante: il 71,1% del campione è credente ma solo il 25,4% è osservante. A Messa chi va più volte alla settimana solo il 5,3% dei cattolici, la domenica il 20,5% mentre il 14,8% si limita a una o due volte al mese.
Il 31% va in Chiesa per solo per le festività religiose tradizionali, il 21,1 solo per i battesimi, comunioni o cresime, funerali ecc. Sul fronte dei sacramenti, gli italiani conferiscono maggiore importanza al battesimo (87,9%), poi al matrimonio (84,25), eucarestia (78,25), cresima (77,2%) confessione (64,4%).Il 75,2% crede nella vita dopo la morta, il 73,2% ai miracoli, il 59,6% all'esistenza del Paradiso e Inferno, il 56,6% alla presenza di angeli e demoni. Per il 37,9% dei credenti e dei non credenti il peccato consiste nel far del male agli altri, per il 32% significa trasgredire la legge di Dio. Recitare il rosario è consuetudine solo per un cattolico su 5, confessarsi solo per il 27,2%. Il 31,4% partecipa alle iniziative benefiche della parrocchia. (AGI)
(28 gennaio 2016)