(AGI) - CdV - Andate avanti con coraggio nel percorso di dialogo e di fraternità con l'Islam. Papa Francesco ha lanciato un appello ai membri del Movimento dei Focolari presenti oggi in piazza San Pietro "insieme ad amici di alcune comunità islamiche" per assistere all'Angelus. Il papa stamane ha aperto la porta santa di San Giovanni in Laterano, mentre nel pomeriggio andrà Santa Maria Maggiore. La porta santa di San Paolo fuori le mura, invece, è stata aperta dal cardinale James Harvey, arciprte della basilica.
Francesco a San Giovanni in Laterano: questo è il tempo del perdono
"Nessuna categoria di persone è esclusa dal percorrere la strada della conversione per ottenere la salvezza, nemmeno i pubblicani considerati peccatori per definizione: neppure loro sono esclusi dalla salvezza. Dio non preclude a nessuno la possibilità di salvarsi". Così Papa Francesco, nel breve discorso che ha preceduto l'Angelus, ha ricordato che "Dio è ansioso di usare misericordia verso tutti e di accogliere ciascuno nel tenero abbraccio della riconciliazione e del perdono". Rientrato in Vaticano dopo i riti dell'apertura della Porta Santa che ha presieduto alla Basilica di San Giovanni in Laterano, il Papa ha guidato come sempre l'Angelus dalla finestra dello studio alla terza loggia del Palazzo Apostolico. Francesco ha nuovamente condannato la brama di denaro che corrompe molte persone: "Non fare tangenti, è chiaro. E non estorcere niente a nessuno ma accontentarsi con le proprie paghe". Il Papa ha attualizzato così le raccomandazioni di San Giovanni Battista che si riferivano, ha ricordato, alla situazione del tempo, "ma le cose - ha commentato il Papa - non sono cambiate tanto, eh...".
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"Oggi ci vuole coraggio a parlare di gioia, ci vuole soprattutto fede! - ha detto poi il pontefice -. Il mondo è assillato da tanti problemi, il futuro gravato da incognite e timori. Eppure il cristiano è una persona gioiosa, e la sua gioia non è qualcosa di superficiale ed effimero, ma di profondo e stabile, perchè è un dono del Signore che riempie la vita - ha affermato ancora -. La nostra gioia deriva dalla certezza che 'il Signore è vicino'". "La Vergine Maria - ha invocato infine - ci aiuti a rafforzare la nostra fede, perchè sappiamo accogliere il Dio della gioia, che sempre vuole abitare in mezzo ai suoi figli. E la nostra Madre ci insegni a condividere le lacrime con chi piange, per poter condividere anche il sorriso".
Al termine dell'Angelus il Papa ha parlato dell'importanza della giornata odierna: "Oggi, in tutte le cattedrali del mondo, si aprono le Porte Sante, perchè il Giubileo della Misericordia possa essere vissuto pienamente nelle Chiese particolari - ha affermato Francesco -. "Auspico che questo momento forte stimoli tanti a farsi strumenti della tenerezza di Dio. Come espressione delle opere di misericordia, saranno aperte anche le 'Porte della Misericordia' nei luoghi di disagio e di emarginazione". "A questo proposito - ha poi aggiunto - saluto i detenuti delle carceri di tutto il mondo, specialmente quelli del carcere di Padova, che oggi sono uniti a noi spiritualmente per questo momento di preghiera, e li ringrazio per il dono del concerto". (AGI)
(13 dicembre)