(AGI) - Roma - Arrivano davanti al loculo per seppellire il loro caro e lo trovano occupato. Potrebbe essere una scena di un film di Verdone se non fosse che il fatto e' realmente accaduto a Magliano, in provincia di Grosseto, dove l'amministrazione ha assegnato alla famiglia un fornetto gia' venduto e impegnato. Non solo: sabato, per rimediare alla 'gaffe', "il comune ha redatto un'ordinanza con cui la sera stessa ha notificato a tre famiglie che lunedi' 7 alle sette del mattino i loro defunti sarebbero stati riesumati per far posto alla salma senza dimora" spiega all'Agi Salvatore Condipodaro, capogruppo della lista civica di Magliano "Amministra con noi". "Non si puo' procedere alla riesumazione di una salma nell'arco di 48 ore. Occorrono almeno 15 giorni di tempo dalla notifica alla famiglia ed e' importante decidere anche la destinazione" si sfoga Condipodaro che accusa l'amministrazione di noncuranza e mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. "Non hanno archivi e non sanno dove sono seppelliti i morti". Se il primo errore e' stato involontario, la perseveranza no, sostiene Condipodaro. "E' da giugno dell'anno scorso che viene denunciata la precarieta' della situazione dei cimiteri e, per tutta risposta, dal comune affermano che c'e' alcun bisogno di intervenire. Il sindaco mi ha fatto presente che hanno acquisito un nuovo software, ma questo puo' aiutarli per la gestione dell'archivio non nella creazione di nuovi loculi". (AGI)