Il governatore di Bankitalia Visco indica nell'Europa "il destino" dell'Italia e avverte che non esistono scorciatoie per la riduzione del debito pubblico: ne va della credibilità e della fiducia nella nostra economia. "Il destino dell'Italia - dice il governatore nelle Considerazioni finali - è quello dell'Europa. Non sono le regole europee il nostro vincolo, è la logica economica. A essa è strettamente connesso l'obbligo, che tutti abbiamo, di non compromettere il futuro delle prossime generazioni: accrescere il debito vuol dire accollare loro quello che oggi non si vuole pagare". Quindi, un forte richiamo ai partiti che devono comprendere "la delicatezza e la straordinarietà del momento che stiamo vivendo" e che devono definire "con chiarezza e lungimiranza gli obiettivi e i progetti". Non sarebbe saggio, insiste Visco, "ignorare le compatibilità finanziarie", così come "non può essere la la facilità di ottenere risultati di breve periodo a dettare l'agenda".