Il presidente americano, Donald Trump, ha presentato l'ambiziosa proposta per il rinnovo delle infrastrutture nazionali, un piano che sposta il focus su priorità interne dopo anni di guerra. Il piano prevede l'investimento di 200 miliardi di dollari di fondi pubblici, che -nelle intenzioni dell'amministrazione- metteranno in moto altri 1.300 miliardi di dollari di contributi da parte di investitori statali e privati per aggiornare strade, ponti e aeroporti statunitensi che Trump ha descritto come fatiscenti. "Sarà una settimana importante per le infrastrutture", ha subito twittato il presidente americano. "Dopo aver speso così stupidamente 7.000 miliardi in Medio Oriente, è giunto il momento di iniziare a investire nel NOSTRO Paese!"-
Nel nome dell'America First, il piano vuole un ritorno alle priorità nazionali, con 50 miliardi di dollari dedicati alla modernizzazione delle infrastrutture nelle aree rurali, quelle in cui abitano molti di quanti hanno votato Trump nelle elezioni del 2016. Ma lo scopo è anche eliminare ostacoli burocratici come test di sicurezza ambientale o la necessità di chiedere autorizzazioni a più di un'agenzia. Il piano destina 100 miliardi a un programma di incentivi "per stimolare ulteriori fondi da Stati federali, amministrazioni locali e settore privato".