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Cinquecento persone si sono rivolte ai centri medici di Duma "con i segni e i sintomi di esposizione a gas chimici". Lo ha riferito l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha chiesto "accesso immediato e senza ostacoli all'area per fornire cure alle persone colpite, per valutare l'impatto sanitario e offrire una risposta sanitaria pubblica efficace". Il 7 aprile scorso è stato condotto un bombardamento a Duma, il capoluogo della Ghouta orientale, nei pressi di Damasco, che ha causato un centinaio di morti, che mostravano segni di intossicazione da gas tossici. Gli Usa hanno puntato l'indice su Mosca e Damasco e Israele il giorno dopo ha reagito bombardando una base aerea militare siriana.
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