Le forze aeree israeliane avrebbero condotto stamattina un raid - il secondo nel giro di un mese, dopo quello del 9 gennaio - sulla cittadina siriana di Jamraya, non lontano da Damasco, colpendo un "centro di ricerca", secondo quando affermano fonti militari siriane che hanno definito l'operazione come "l'ennesima aggressione israeliana". Il bombardamento aereo sarebbe stato condotto dai jet israeliani dallo spazio aereo libanese, che è stato più volte violato nel corso di questi ultimi anni per condurre attacchi simili. Alcuni account sui social media riferiscono di tre distinte esplosioni, avvertite anche nella capitale siriana. L'esercito siriano ha fatto poi sapere che gran parte dei missili israeliani sono stati intercettati dai sistemi anti-missile in dotazione. Nessun commento da parte delle autorità israeliane.
L'obiettivo dei raid sarebbe stato il Jamraya Research and Information Center, una struttura per la "ricerca militare e scientifica" a nordovest di Damasco. Secondo le agenzie di intelligence occidentali, il sito è noto per essere un centro di sviluppo di missili, razzi e probabilmente altre armi non convenzionali. Le immagini satellitari, mostrate dal quotidiano Haaretz, mostrano i danni alla struttura.