IIl governo russo è in contatto costante con l'Amministrazione Usa in queste ore di altissima tensione sul dossier siriano: lo ha riferito il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che ha definito "una messinscena" l'attacco chimico su Duma affermando di avere le prove che "sono stati coinvolti i servizi di sicurezza di un Paese in prima linea nella campagna russofobica". "L'attacco americano in Siria rischiera' di portare nuove ondate di profughi in Europa", ha avvertito il capo della diplomazia russa in una conferenza stampa a conclusione dell'incontro con il collega olandese, Stef Blok, a Mosca. La Russia e' certa che gli esperti dell'Opac (l'organizzazione per la proibizione delle armi chimiche) non troveranno nulla a Duma. Lavrov si è detto certo che gli esperti dell'Opac (l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche) "non troveranno tracce dell'uso di armi chimiche" a Duma. Il presunto attacco chimico del 30 marzo contro la roccaforte ribelle è stato indicato da Donald Trump come motivo per un possibile attacco missilistico contro obiettivi del regime di Bashar al-Assad, grande alleato di Mosca.