Le forze turche e i loro alleati siriani hanno lanciato oggi un'offensiva transfrontaliera contro una milizia curda per il secondo giorno, mentre il lancio di razzi dalla Siria ha colpito una città di confine in apparente rappresaglia. La Turchia ha lanciato l'operazione "Ramo d'ulivo" per cercare di estromettere dalla regione Afrin della Siria settentrionale le Unita' di protezione dei popoli (YPG) che Ankara considera un gruppo terroristico. Ma la campagna rischia di accrescere ulteriormente le tensioni con l'alleato NATO della Turchia, gli Stati Uniti - che hanno sostenuto le YPG nella lotta contro i jihadisti dello Stato islamico - e ha anche bisogno almeno del tacito appoggio della Russia per avere successo.
L'artiglieria turca ha bersagliato gli obiettivi YPG attorno ad Afrin oggi dopo i primi attacchi di ieri, quando 72 aerei turchi hanno colpito un totale di 108 bersagli all'interno della Siria, secondo l'esercito. Nel frattempo i ribelli siriani pro-Turchia che Ankara chiama Esercito Siriano Libero (FSA) sono stati coinvolti in un'operazione "globale" a terra su Afrin contro gli YPG, ha detto l'agenzia di stampa statale Andadolu.