Dopo 510 morti, tra cui 127 bambini, a Ghouta, il grande sobborgo orientale di Damasco, il Consiglio di Sicurezza Onu, al termine di 48 ore di trattative e rinvii, ha approvato all'unanimità la risoluzione che prevede l'entrata in vigore "senza alcun ritardo" di un cessate il fuoco in Siria per l'invio di aiuti umanitari ed l'evacuazione dei feriti più gravi dall'area. Svezia e Kuwait, che avevano preparato la bozza, sono riusciti alla fine a convincere le resistenze della Russia, alleata del regime di Bashar Assad, che da domenica scorsa ha iniziato a martellare con l'artiglieria e raid aeri Ghouta, dove solo oggi si sono contati 32 morti, di cui 8 bambini.
Il voto era previsto per ieri ma è stato rinviato per le perplessità di Mosca contraria a un cessate il fuoco che coinvolgesse anche le forze qaediste che controllano Ghouta, dove vivono di fatto in ostaggio, 400.000 civili.