Il sindaco Mattia Palazzi, del Pd, è indagato per concussione: avrebbe chiesto favori sessuali alla vicepresidente di un'associazione culturale in cambio di contributi allo stesso sodalizio. I carabinieri del nucleo investigativo si sono presentati a casa del sindaco mercoledì mattina con un mandato di perquisizione e hanno sequestrato il telefonino, il tablet e un vecchio computer. Lo stesso hanno fatto nelle abitazioni della presidente e della vicepresidente dell'associazione citate nell'esposto da cui è partita l'indagine. Acquisiti anche alcuni atti amministrativi in Comune. Secondo quanto riferito da Paolo Gianolio, legale del sindaco, si tratta di una pratica relativa all'associazione la cui vicepresidente sarebbe stata vittima del ricatto del sindaco. Una pratica che, sempre secondo la difesa, riguarderebbe un semplice patrocinio e nessuno stanziamento di denaro, e che non sarebbe stata esaminata dal sindaco, perchè si tratterebbe di un provvedimento del dirigente del settore Istruzione del Comune. La vicepresidente nella mattinata di ieri è stata sentita, insieme alla presidente, dal sostituto procuratore Donatella Pianezzi ma solo come persona informata dei fatti: non sarebbe stata lei, dunque, a presentare l'esposto contro Palazzi. La difesa chiederà alla Procura di sentire al piu' presto il sindaco, che respinge ogni accusa e si dice estraneo ai fatti contestati.