Matteo Salvini apre al dialogo con M5S ma esclude un governo con il Pd. "Non ho smanie di governo, voglio mantenere fede a quello che mi hanno chiesto gli elettori, lavoreremo e vedremo: esclusa una collaborazione con il Pd, tutto il resto è possibile", ha assicurato il leader leghista parlando alla Stampa estera. Alla domanda se abbia avuto contatti diretti con Di Maio, Salvini ha risposto: "No, ma oggi lo cerco al telefono". "Sento forte il dovere di tener fede al mandato di 12 milioni che hanno scelto il centrodestra e di quasi 6 milioni che hanno scelto la Lega", ha aggiunto, "stiamo lavorando per dare un governo a questo Paese con un programma di centrodestra aperto ad arricchimenti, contributi e proposte ma non stravolgimenti". "Sarebbe irrispettoso", ha avvertito, "coinvolgere chi ha perso le elezioni e quindi no a qualsiasi governo che abbia al centro Gentiloni, Boschi, Minniti".
"Lavoriamo per un esecutivo che abbia una solida maggioranza politica, non prendendo qualche transfuga qui e là, non voglio esser premier a tutti i costi. Di certo, non sarò disponibile a partecipare a un governo tanto per fare il ministro per un po' ". "Chiunque venga al governo con noi deve impegnarsi a cancellare la legge Fornero, a ridurre le tasse al 15%, a rendere l'Italia più federale e meno burocratica. Se ci sono altri suggerimenti a partire da questo presupposto siamo ben contenti di accoglierli. Sui nomi e sui ruoli non ci sono pregiudizi di partenza, mi interessa il progetto: se c'è condivisione di progetto ragioniamo".