La crescita dell’Italia nel 2018 è stata rivista al ribasso a +1,2% (da +1,4% di marzo), complici “un minor contributo dell’export e l’incertezza sulla concreta implementazione delle misure economiche indicate nel programma di governo”: è quanto si stima nel rapporto di Prometeia di luglio presentato questa mattina a Bologna. Questa incertezza ‘costa’ su base annua, si rileva nello studio, 3,2 miliardi di euro, lo 0,2% del Pil. Secondo Prometeia, una politica fiscale espansiva nel 2019 e neutrale negli anni successivi, potrebbe sostenere il reddito delle famiglie e l’attività economica. Perplessità sulla flat tax, che "così come ipotizzata, rischia di essere decisamente regressiva, con oltre il 68% del risparmio fiscale complessivo a vantaggio dei ceti più abbienti”. La riduzione del rapporto tra debito e pil rappresenta infine "un sentiero sempre più stretto ma percorribile"