I giornalisti debbono "essere molto esigenti con sè stessi per non cadere nella trappola delle logiche di contrapposizione per interessi o per ideologie". Questa raccomandazione Papa Francesco l'ha rivolta oggi alla giuria del Premio Mario Agnes, ricevuta in Vaticano. "Un giornalista - ha detto - è chiamato a scrivere ciò che pensa, ciò che corrisponde alla sua consapevole e responsabile comprensione di un evento" ma occorre essere vigilanti perchè ci si può ingannare anche da soli. Francesco ha indicato in particolare alcuni rischi: il primo riguarda il rischio di un'ottica elitaria e centralistica. "Molto spesso - ha detto - i luoghi nevralgici della produzione delle notizie si trovano nei grandi centri. Questo però non deve farci mai dimenticare le storie delle persone che vivono distanti, lontane, nelle periferie. Sono storie a volte di sofferenza e di degrado; altre volte sono storie di grande solidarietà che possono aiutare tutti a guardare in modo rinnovato la realtà".