"A che serve guadagnare il mondo intero se si vive tutti presi da intrighi asfissianti che inaridiscono e rendono sterile il cuore e la missione?". Questa la domanda che Papa Francesco ha posto ai 14 nuovi cardinali ai quali ha imposto oggi la berretta rossa. "In questa situazione si potrebbero già intravedere gli intrighi di palazzo, anche nelle curie ecclesiastiche", ha osservato il Papa con molta franchezza. "La più alta onorificenza che possiamo ottenere - ha spiegato ai nuovi porporati - la maggiore promozione che ci possa essere conferita: servire Cristo nel popolo fedele di Dio, nell’affamato, nel dimenticato, nel carcerato, nel malato, nel tossicodipendente, nell’abbandonato, in persone concrete con le loro storie e speranze, con le loro attese e delusioni, con le loro sofferenze e ferite". Secondo Francesco, "solo così l’autorità del pastore avrà il sapore del Vangelo e non sarà come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita". "Nessuno di noi - ha scandito - deve sentirsi superiore ad alcuno. Nessuno di noi deve guardare gli altri dall’alto in basso. Possiamo guardare così una persona solo quando la aiutiamo ad alzarsi".