Si aggrava la posizione di Innocent Oseghale, il nigeriano in carcere da tre mesi per la tragica morte di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e fatta a pezzi a Macerata. Oggi gli è stata notificata in carcere una nuova ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario che si aggiunge all'accusa di occultamento di cadavere.
Per il procuratore di Macerata, Giuseppe Giorgio, Oseghale, che ospitò Pamela nel suo appartamento di Macerata e le procurò una dose di eroina, l'avrebbe anche costretta a un rapporto sessuale, come dimostra il Dna trovato sui resti. Tuttavia il gip non ha ricompreso la violenza sessuale nel nuovo ordine di custodia.
In carcere ci sono anche altri due nigeriani, Lucky Desmond e Lucky Awelima, per i quali però non è stata trovata alcuna prova della presenza nell'appartamento di Oseghale e dunque circa la reale partecipazione alle fasi dell'omicidio. Il sospetto è che Oseghale abbia stordito Pamela e l'abbia uccisa con due coltellate dopo che la ragazza si era sentita male per l'assunzione della droga.