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"Donald Trump è un vigliacco che merita la condanna a morte". La sentenza capitale è apparsa sulle colonne del giornale del partito di governo, Rodong Sinmun, in un editoriale fortemente critico nei confronti del presidente degli Stati Uniti "colpevole" di aver insultato il leader nord coreano Kim Jong Un definendolo "basso e grasso" e di "non aver avuto il coraggio di visitare la zona demilitarizzata che divide le due Coree". Offendere la dignità "della suprema leadership" è un crimine, secondo il quotidiano di Pyongyang, "imperdonabile" e per questo Trump deve sapere che "è un criminale odioso condannato a morte dal popolo coreano". Durante la visita in Asia del capo della Casa Bianca c'era stato l'ennesimo violento scambio di accuse e minacce tra i due leader di governo: Kim aveva definito Trump "vecchio" e quest'ultimo, risentito, per risposta aveva twittato "io non lo definerei mai basso e grasso". Una battuta che i media di Kim non hanno gradito, dato che la dinastia dominante gode di uno status simile alla divinità e quindi risulta intoccabile.
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Why would Kim Jong-un insult me by calling me "old," when I would NEVER call him "short and fat?" Oh well, I try so hard to be his friend - and maybe someday that will happen!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 12 novembre 2017
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