Accordo raggiunto tra Israele e l'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati: circa 16mila richiedenti asilo, che dovevano essere riportati in Paesi africani, saranno invece redistribuiti in un qualche Paese occidentale, non è chiaro quale. Lo ha comunicato il governo di Tel Aviv annunciando di aver raggiunto un'intesa "senza precedenti" con l'agenzia Onu. Nella sostanza, "almeno 16.250 migranti saranno reinsediati in nazioni occidentali", si legge in una nota dell'Ufficio del premier, Benjamin Netanyahu, che però non specifica in quali Stati. A gennaio era stata annunciata l'attuazione di un programma per espellere i migranti che erano entrati illegalmente nel Paese, dando loro la possibilità di scegliere se abbandonare volontariamente il territorio o affrontare una detenzione indefinita con eventuale espulsione forzata. Secondo le cifre del ministero dell'Interno, attualmente vivono in Israele 42 mila migranti africani, meta' dei quali bambini, donne o uomini con famiglie. Si tratta principalmente di sudanesi ed eritrei. L'idea iniziale, molto contestata, era quella di trasferirli in Ruanda o Uganda.