Il 4 dicembre segna un trionfo per il presidente USa Donald Trump. La Corte Suprema ha autorizzato la piena entrata in vigore del cosiddetto Travel Ban che vieta l'ingresso negli Usa ai cittadini di Ciad, Iran, Libia, Siria, Somalia e Yemen oltre a due Paesi non abitati da musulmani come Corea del Nord e Venezuela. Dei 9 giudici della Corte Suprema, sette hanno autorizzato l'amministrazione Trump ad ignorare le sentenze delle corti di grado inferiore.
Il via libera della Corte Suprema Usa all'entrata in vigore del 'Travel ban', il bando agli ingressi negli Stati Uniti da 8 nazioni di cui 6 a maggioranza musulmana, "non sorprende". Lo ha dichiarato il vice portavoce della Casa Bianca, Hogan Gidley, leggendo un comunicato ai cronisti a bordo dell'Air Force One, per commentare la decisione della più alta corte Usa sulla legittimità dell'ordine esecutivo del presidente Donald Trump.
La vicenda tuttavia non è ancora conclusa, perchè ci due sono ricorsi ancora pendenti. Va anche precisato, scrive Repubblica, che la Corte suprema non è ancora entrata nel merito della eventuale discriminazione religiosa, questo si riserva di farlo prossimamente. La sua è una decisione temporanea, presa a tutela delle prerogative del presidente, confermando che è lui a dover governare le frontiere pensando alla sicurezza dei cittadini. I Paesi a maggioranza musulmana colpiti dalle restrizioni sui visti, in questa versione che data 24 settembre, sono Ciad, Iran, Libia, Siria, Somalia e Yemen. Altre restrizioni colpiscono Corea del Nord e Venezuela ed anche queste entrano in vigore.