Papa Francesco ha evocato le sofferenze della minoranza Rohingya nel primo discorso pronunciato in Bangladesh. Ancora una volta non ne ha pronunciato il nome, anche se c'è stato un piccolo passo avanti con la pronuncia del nome della regione birmana dalla quale la popolazione musulmana è in fuga: lo Stato di Rakhine. "Nei mesi scorsi - ha detto Francesco nel discorso al presidente Abdul Hamid - lo spirito di generosità e di solidarietà che caratterizza la societaà del Bangladesh si è manifestato molto chiaramente nel suo slancio umanitario a favore dei rifugiati affluiti in massa dallo Stato di Rakhine, provvedendoli di un riparo temporaneo e delle necessità primarie per la vita. Questo - ha scandito il Papa - è stato fatto con non poco sacrificio. Ed è stato fatto sotto gli occhi del mondo intero". Il Papa ha lanciato quindi un monito alla comunità internazionale: "E' necessario che la comunità internazionale attui misure efficaci nei confronti di questa grave crisi".