Italia a bocca asciutta alla 75ma edizione dei Golden Globes: "Chiamami col tuo nome" di Luca Guadagnino,candidato per miglior film drammatico, miglior interprete protagonista e miglior attore non protagonista, non ha ottenuto alcun premio. La serata è stata dominata dalla dominata dalla protesta delle attrici, tutte vestite di nero per solidarietà alle vittime di molestie sessuali a Hollywood dopo lo scandalo del produttore Harvey Weinstein.
L'unico accenno a Weinstein è stato di Seth Meyers nel monologo iniziale (“Tra venti anni sarà fischiato quando lo ricorderanno nel segmento “in memoriam” quello dedicato ai morti”), ma in tante hanno parlato della questione molestie. Lara Dern, premiata come miglior non protagonista per Big Little Lies ha dichiarato: “Insegniamo ai nostri figli che denunciare i soprusi senza paura delle conseguenze è la nostra nuova Stella Polare”. "Three billboards outside Ebbing, Missouri" è valso il Globo d'oro al regista Martin Mcdonagh e all'attrice protagonista Frances Mcdormand che ha così battuto Helen Mirren candidata per il film di Paolo Virzì 'The leisure seeker'. Lady bird ha vinto nella categoria miglior commedia o musical. Premio alla carriera per Oprah Winfrey, applauditissima per un discorso a standing in cui ha paragonato il movimento #metoo contro le molestie sessuali a quello dei diritti civili degli afroamericani: “Per troppo tempo le donne che hanno osato parlare di fronte a uomini potenti non sono state credute e ascoltate. Siamo all’alba di un nuovo giorno. Il loro tempo è finito! Il loro tempo è finito! Il loro tempo è finito!”.