"L'Italia attraversa una fase in cui è necessario coraggio e fiducia", "non è tempo per le cicale":lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, alla inaugurazione dell'anno accademico della Luiss. a Roma. "Siamo ormai fuori dalla crisi peggiore dal dopo guerra", ha sottolineato il premier, ma i risultati ottenuti "non possono essere dilapidati" e dunque "non è il tempo delle cicale e di chi vuole abbattere i pilastri delle pensioni e del fisco, pensando piuttosto per la prossima legislatura ad abbattere gradualmente il debito pubblico". Sono stati fatti molti passi avanti, ha affermato il presidente del Consiglio, "abbiamo ridotto il nostro deficit, abbiamo i conti molto in ordine, quest'anno appena finito il deficit sarà al 2%, abbiamo credo una situazione stabile di avanzo primario e dobbiamo partire dalla consapevolezza che questi risultati che sono costati sacrifici alle imprese e ai lavoratori non possono essere dilapidati, sarebbe irresponsabile". "Quando si parla della prossima legislatura - ha ammonito Gentiloni - guai a dimenticare tra gli obiettivi uno dei più importanti: passare dalla stabilizzazione del debito pubblico, da una sua sua leggerissima flessione a una fase di riduzione graduale, sostenibile ma progressiva. Questo deve essere uno degli obiettivi fondamentali".