"L'uso improprio di dati personali che appartengono a utenti di Facebook non è accettabile". Lo ha detto un portavoce della Commissione europea, Christian Wigand, dopo le ultime rivelazioni sullo scandalo Cambridge Analytica, aggiungendo che la Ue sta cercando di organizzare "contatti di alto livello nei prossimi giorni" con i vertici di Facebook. "Gli ultimi dati pubblicati da Facebook mostrano che sono stati coinvolti anche utenti europei", ha spiegato il portavoce, ricordando che la commissaria responsabile della Giustizia, Vera Jourova, aveva "già scritto a Facebook per chiedere ulteriori chiarimenti entro due settimane". La Commissione sta cercando di organizzare "contatti di alto livello nei prossimi giorni - ha detto il portavoce dell'esecutivo comunitario -. Facebook "ci ha contattato esprimendo la volonta' di dialogare con noi". Nel frattempo, la Commissione continuerà "a essere in contatto" con le autorità degli Stati membri e degli Stati Uniti e "a seguire da vicino" le inchieste avviate dalle varie giurisdizioni.