Etruria: vescovo Arezzo, lo Stato saprà rimediare a errori
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Etruria: vescovo Arezzo, lo Stato saprà rimediare a errori

Etruria: vescovo Arezzo, lo Stato saprà rimediare a errori

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“Coraggio, aretini! Il Signore non ci abbandona". Con queste parole, pronunciate all’inizio dell’omelia della Santa Messa di Natale di mezzanotte, celebrata in Cattedrale, il vescovo di Arezzo, Riccardo Fontana, si è rivolto ai fedeli, facendo riferimento alle cronache "non certo rassicuranti" che vengono dal mondo ma anche a quelle nazionali e locali. "Da tempo siamo sulla bocca di tutti nei media, non sempre in modo benevolo - ha affermato il vescovo - Questa città merita molto di più della litania di citazioni poco onorevoli. Tocca a noi tutti, anche ai cristiani in questa notte santa, come alle altre componenti della società aretina, impegnarsi a recuperare quella dignità intrinseca che ci appartiene, proviene dalla storia ma è anche una risorsa di futuro. Se ci furono errori, gli organi dello Stato saranno bene in grado di provvedere”.
Il vescovo ha anche toccato la questione dell’accoglienza che "non basta - ha detto - occorre l’inclusione sociale. Una società multiculturale è una risorsa che parte dalla situazione in cui siamo e, trasformando tutti, ci fa protagonisti del Regno di Dio. Proporre la fraternità tra le persone, il rispetto e la speranza - come Dio ci chiede di fare - questi sono i nostri valori fondanti della cultura italiana". "A tutti, come dono da portare al presepio, conviene rimettere in moto la fattiva possibilità del dialogo e della solidarietà per ripartire insieme. Ancora troppi nostri concittadini soffrono della carenza del necessario - ha fatto notare il vescovo - al di là delle dichiarazioni di maniera di chi è interessato a blandire l’opinione pubblica. I poveri non sono solo le persone che vengono da fuori".
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