Una netta spaccatura si è registrata in conferenza dei capigruppo a palazzo Madama. Dopo poco meno di due ore, i presidenti dei vari gruppi non hanno raggiunto l'unanimità sulla data in cui il premier Giuseppe Conte renderà le sue comunicazioni all'Aula. M5s, Pd, Misto e Autonomie hanno indicato la data del 20, approvata a maggioranza, mentre Lega, FI e FdI hanno chiesto che le comunicazioni del premier si svolgano mercoledì 14, dopo le commemorazioni del crollo del Ponte di Genova. Non essendoci stata l'unanimità, la palla passa ora all'Assemblea, che domani deciderà il calendario definitivo a maggioranza, come prevede il regolamento del Senato.
"Una forzatura gravissima e inaudita". Così il capogruppo del Pd Andrea Marcucci, al termine della riunione della Conferenza dei capigruppo del Senato, definisce la decisione assunta dalla presidente Elisabetta Casellati di convocare l'Aula del Senato domani alle 18 per decidere sul calendario delle comunicazioni di Giuseppe Conte, non essendoci stata unanimità. Sulla stessa linea anche la capogruppo del Misto e senatrice di Leu, Loredana De Petris.