Ha preferito avvalersi della facoltà' di non rispondere Gianpaolo Scafarto, l'ex capitano del Noe, ora maggiore, convocato oggi pomeriggio in Procura per rispondere di una nuova contestazione di rivelazione del segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sulla fuga di notizie legata al caso Consip. L'ufficiale dei carabinieri, recentemente sospeso dal servizio per un anno su disposizione del gip, ha raggiunto l'ufficio del pm Mario Palazzi, accompagnato dagli avvocati Giovanni Annunziata e Attilio Soriano, per rendere nota la propria indisponibilità a sottoporsi all'interrogatorio. Stando a quanto ricostruito dalla Procura sulla base dell'analisi del suo telefonino, Scafarto avrebbe riferito nel dicembre del 2016 al giornalista del 'Fatto Quotidiano' Marco Lillo informazioni coperte dal segreto. Chi indaga avrebbe poi scoperto l'esistenza di un messaggino, datato il 21 dicembre 2016, giorno successivo all'audizione, come persona informata sui fatti, dell'allora ad di Consip Luigi Marroni, in cui un maggiore del Noe di Roma chiede a Scafarto come mai non erano state pubblicate le notizie sull'inchiesta che gli aveva riferito sarebbero apparse sul giornale.