La Corte Suprema brasiliana ha respinto il ricorso dell'ex presidente Inacio Lula da Silva contro la sua incarcerazione a seguito della condanna a 12 anni per corruzione. La Corte ha deciso dopo una seduta-maratona, con uno stretto margine di voti, sei voti contro cinque. Ed ora il 72enne che era stato un'icona mondiale della sinistra e delle forze progressiste, è a un passo dal finire in una cella, probabilmente già nei prossimi giorni. In attesa della decisione della Corte, simpatizzanti e oppositori del co-fondatore del Partito dei lavoratori sono scesi in piazza in molti Stati del Paese. Manifestazioni si sono svolte a San Paolo, Belo Horizonte, Porto Alegre, Recife, Fortaleza, Manaus, Salvador de Bahia. Lula e i suoi sostenitori sostengono che c'è un accanimento giudiziario per impedirgli di presentarsi alle presidenziali di ottobre e il partito dei Lavoratori ha parlato di "giorno tragico per la democrazia".