Il presidente della Commissione d'inchiesta sulle banche definisce "chiara ed esauriente" la lettera inviatagli dal pm di Arezzo Rossi in merito alla sua audizioni su banca Etruria. "Il senatore Augello - dice Casini - mi ha chiesto ieri di accertare l'esistenza di un filone d'indagine nei confronti dei membri del Consiglio di amministrazione di Banca Etruria sulla denuncia di Consob riguardo alle falsificazioni dell'ultimo prospetto per l'emissione di obbligazioni subordinate. La lettera odierna del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Arezzo, Roberto Rossi, fornisce una risposta chiara ed esauriente. Tutto il resto afferisce ai giudizi politici che ciascun gruppo ha il diritto di formulare". Nella lettera, secondo quanto si è appreso, il magistrato scrive: "Non ho nascosto nulla circa la posizione del consigliere Boschi in relazione alle domande che mi venivano poste" dalla Commissione parlamentare. Le domande hanno riguardato i fatti in oggetto e non, in alcun modo, le persone iscritte nel registro degli indagati". Il magistrato definisce inoltre "gravemente offensive" le accuse di aver omesso notizie in merito a Pierluigi Boschi e afferma: ho risposto "a tutte le domande che mi sono state formulate senza alcuna reticenza ne' omissione. Ho chiarito che l'esclusione di Boschi riguardava il processo per bancarotta attualmente in corso - si legge ancora negli stralci di Repubblica - mentre per gli altri procedimenti ho precisato che non essere imputati non significava non essere indagati. Null'altro mi è stato chiesto in merito".