E’ la prima volta che mi accingo a leggere una firma/tatuaggio, disegnata sulla cute di una giovanissima fan della conduttrice de “Le Iene”. Molti elementi grafici non saranno rilevabili ma la bellezza di questo movimento grafico fornirà altre informazioni sull’originale DNA grafico della giovane bresciana. Dinamismi puliti e complessi che ci raccontano di una Nadia sempre in movimento, sia da un punto di vista fisico che di pensiero.
Il suo incessante viaggio, fatto di continui progetti e di velocità di difficile condivisione, rappresentano quell’aria frizzante e pulita del mattino che fiorisce d’inverno, che impatta sulla pelle, accarezzandola e scuotendola dal quel buio della notte. Il notevole allungo sotto il virtuale rigo di base, come la lettera "N" maiuscola di inizio parola, Nadia, presente nell’area inferiore, nella parte istintuale, area della nutrizione e della procreazione, si muove con forza, irrompendo nelle maglie dei ricordi rimossi ed archiviati ma mai cancellati. Area d’origine con la quale Nadia Toffa non ha paura di comunicare; la guarda in faccia e un po’ la sfida, ma la rispetta.
Non ama i conti in sospeso con niente e nessuno. E’ franca, diretta e parla senza fronzoli o abbellimenti di sorta, ma ben conosce la parola rispetto; Il segno grafico spedito e sicuro lo rivela. E’ acuta e profonda nelle riflessioni, che spesso la interrogano e la accendono per una nuova messa in moto, segni che troviamo nella rappresentazione grafica delle anellature espresse con angoli apicali e basali, ma anche dalla presenza di lettere schiacciate con angolazioni laterali.
Anche nella vergatura di questi segni fondamentali, che rappresentano l’Io del soggetto, Nadia Toffa si pone in cammino, entrando ed uscendo da sé stessa, come per osservarsi dall’esterno di questo suo incessante divenire. E’ una gran curiosa, desidera sapere e conoscere tutto ciò che le accade dentro e nelle adiacenti periferie. Nadia ha sempre contato su sé stessa, in uno spirito di autonomia e sacrificio. Crede molto nelle proprie idee, come ci rivela il movimento allungato orizzontalmente della lettera "a" di fine parola di Nadia e Toffa.
Anche il sentirsi parte di una squadra fa parte del proprio sentire, ognuno, però, con il proprio ruolo e competenze, ma con la libertà di poter esprimere la propria singolare individualità, dato che ci viene rivelato dalla scrittura legata e da alcune distintive ricombinazioni letterali. Nonostante la consapevolezza della sua grande forza fragile, in un contesto di nuovi rilanci, Nadia Toffa, come si evince dal segno grafico molto esteso orizzontalmente sopra la propria firma, è come se ci sussurrasse a gran voce: Quella è la porta azzurra di Dio, dietro la quale ci ascolta e osserva il nostro agire; ogni cosa è nelle sue sapienti mani.