Un work in progress si coglie nella scrittura del presidente francese Emmanuel Macron, sempre al lavoro, per far tornare… i conti, rimanendo in equilibrio e al centro. È una figura attenta e lungimirante, guardinga ma nel contempo dialogante, che cerca di non interrompere i canali della comunicazione: lo si desume da una scrittura in prevalenza legata, con attimi di slegature di sosta, di chi si ferma, per pensare un’altra mossa, magari quella vincente. Fondamentalmente, è il migliore consulente di sé stesso e, nonostante i consiglieri di Corte, crede fermamente nelle proprie idee, da cui trae linfa vitale.
Tratta, ma entro certi limiti
Ascolta tutti ma alla fine fa a modo proprio. Ciò denota carattere e risolutezza, spesso senza indugiare e tergiversare. Oculato ed acuto osservatore, come si evince dal piccolo e stretto calibro di lettera e distanza fra parole. Ci vede molto lungo. È disposto, abbastanza, a mediare e a contrattare ma, non su tutto.
Talvolta va dove lo porta il cuore
Persona dotata di una buona intelligenza che in casi davvero importanti, non disgiunge dal cuore. Basti pensare che all’età di 16 anni si legò in maniera indissolubile alla propria insegnante di liceo, Brigitte Trogneux e, dopo lungo tempo e contrasti anche con la propria famiglia, sposò quell’amore adolescenziale, trasformatosi in un amore solido e maturo. Quanti uomini avrebbero avuto quel gran coraggio di andare controcorrente? Il presidente Macron, ha disegnato grandi sogni per non perderli mai di vista, e il suo destino ha fatto il resto.
Ascendente crescita
Le lettere maiuscole delle iniziali della sua firma, sono svettanti e ampie, di chi ha voluto per sé un posto non in curva ma in tribuna d’onore. La direzione della sua scrittura si esprime con leggera ascendenza di chi osa, e avanza, proponendo realtà di cambiamenti, in uno spirito liberal innovativo. Il giovane Macron sta continuando, il suo non semplice viaggio, per scrivere la propria storia e quella della sua Francia.