Agriturismo, è 'boom': crescita +129% in 20 anni
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Agriturismo, è 'boom': crescita +129% in 20 anni
L’agriturismo e l’agricoltura multifunzionale sono sempre più i protagonisti della crescita o della tenuta dell'occupazione nei territori. Ma il comparto si rinnova nella forma e accompagna l’evoluzione di un settore che dal 1998 a oggi è cresciuto del 129%.
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Oltre 11 milioni di 'agrituristi'

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Sono oltre 11 milioni gli“agrituristi” all’anno. ed una azienda su tre è al femminile. Sono i dati che emergono dallo studio, pubblicato sul nuovo portale di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che si svolgerà ad Arezzo Fiere dal 17 al 19 novembre con la sedicesima edizione.
"Abbiamo pensato un portale che parli della nostra manifestazione in maniera semplice, ma al contempo incisiva – spiega Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere e Congressi – e per questo abbiamo cercato di valorizzare tutti gli aspetti distintivi di AgrieTour, a partire dall’incontro con la domanda, per poi passare alla parte didattica per gli operatori, fino al racconto dei vari saloni nel salone e quindi per il visitatore".
In questi sedici anni di AgrieTour infatti è cambiato il comparto, le richieste dei fruitori, le disponibilità delle aziende: ad oggi sono oltre 165 milioni le notti passate negli agriturismi, oltre 190 mila ettari di paesaggio curato e fruibile grazie alla presenza delle attività agrituristiche, e oltre 22 mila fabbricati restaurati con un significativo recupero del patrimonio edilizio rurale. E poi ancora oltre 260 mila aziende con vendita diretta, 2.384 aziende con attività didattiche e circa 1200 aziende stimate con attività sociali.

L'importanza della diversificazione

Sono i numeri della multifunzionalità italiana, che da soli basterebbero per testimoniare il valore della diversificazione delle attività in agricoltura, ma anche a rappresentare una modificazione che ha portato interi territori - Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia ,Veneto, importanti punti di forza nel Sud (Puglia, Campania e Sicilia) - ad essere protagonisti di questa nuova realtà produttiva. Un buon vino ed una zona fortemente 'attrattiva' porta con sé agriturismo e cantine, ma anche accoglienza a diverso titolo (alberghi diffusi, hotel, ristorazione a varie 'stelle'), una vera e propria azienda che influisce fortemente sul Pil sia regionale che nazionale: emblematico è stato il caso mondiale del Prosecco. Più 129%.

Agriturismo settore in continua crescita

E’ la crescita dell’agriturismo italiano dal 1998 a oggi. Dalle 9.718 strutture di allora infatti - spiega ancora AgrieTour - si è oggi arrivati a 22.238 agriturismi autorizzati. Una crescita costante se si pensa che dal 2003 è stata del 70,8% e solo dall’ultimo anno a oggi del 2,3%. La crescita è più consistente nel Centro (+5,1%), rispetto al Nord (+1,7%), mentre nel Mezzogiorno (Sud e Isole) si registra un calo (-1,1%). La risposta del mercato è altresì positiva: nel 2015 infatti, secondo l’indagine Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi, le presenze (numero di notti) degli ospiti negli agriturismi ammontano a 11,3 milioni (+4,9% rispetto al 2014). Tra le curiosità che più di un’azienda agrituristica su tre (36,1%), è la conduzione femminile. La maggiore concentrazione di aziende gestite da donne si rileva in Toscana (1.791aziende, che rappresentano il 40,8% delle aziende della regione e l’8,0% di quelle nazionali).

Bilancio dell'estate 2017


Ma come è andata questa estate per l'agriturismo? Si conferma la crescita stabile. Spesso la domanda supera l'offerta e le prenotazioni si allungano a settembre. Lo conferma Agriturist (Confagricoltura), spiegando che le presenze straniere sono in forte aumento e vengono prevalentemente effettuate online. L'analisi dell'Osservatorio dell'Associazione evidenzia come a scegliere le vacanze nelle campagne italiane siano soprattutto tedeschi, olandesi, francesi e svedesi, ma anche gli italiani privilegiano sempre più l'ospitalita' familiare, la buona cucina e le attività all'interno dell'azienda.
"L'agriturismo è una formula di vacanza intelligente e vincente - spiega Cosimo Melacca presidente di Agriturist - dal momento che è capace di coniugare relax in campagna, mare, collina, montagna, cultura, con le città d'arte e il buon cibo. Già il 2016 è stata una buona annata, questa sarà un'estate da ricordare perché l'Italia e le nostre campagne sono percepite dai vacanzieri italiani e stranieri come un luogo sicuro, dove si mangia bene, si vive a contatto con la natura e ci si rilassa. Sono prevalentemente le famiglie a scegliere di soggiornare in appartamenti anche per più di due settimane, mentre il soggiorno medio e' di 3/4 giorni, con punte che arrivano ad una settimana".

Agrituristi in massa in Liguria e Veneto


L'aumento di presenze più consistente si registra in Liguria, Veneto, Sicilia, Campania, Sardegna, Puglia e Calabria. Molto bene anche quelle registrate in Piemonte, Lazio, Toscana, Lombardia (in particolare sulle colline e sul lago di Garda) e in Emilia Romagna. "Va ancora meglio dell'anno scorso - sottolinea Melacca - soprattutto nelle strutture che hanno saputo legare alla campagna le escursioni, il cicloturismo, gli itinerari equestri e il cibo genuino. Siamo soddisfatti perché anche gli Italiani aumentano le presenze negli agriturismi; cominciano a tornare nelle zone vicine alle aree terremotate del centro Italia, a dimostrazione di quanto il settore agrituristico debba essere sempre più valorizzato come fondamentale driver economico di crescita". Sono più di 17mila - ricorda Agriturist - le aziende dove è possibile dormire, quasi 12mila quelle con ristorazione e 4.500 quelle dove poter degustare vini, salumi, conserve, formaggi ed altri prodotti tipici locali. La cura dei particolari, i percorsi naturalistici, la bellezza dei territori e dei paesaggi - conclude Agriturist - si confermano aspetti fondamentali, perché rendono memorabile la vacanza in campagna e difendono il 'brand' Italia come valore che crea accoglienza e qualità.
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