Cristiano Ronaldo e Messi, Messi e Cristiano Ronaldo, una filastrocca impossibile da recitare, due nomi che è difficile accostare nella stessa formazione anche in un videogame. Non si spiega allora il tweet partito dall’account della Uefa, poi prontamente rimosso, che ritraeva i due in una foto vagamente in bianco e nero con il messaggio “Li vedremo sfidarsi in Serie A un giorno?... o addirittura giocare fianco a fianco?”.
Cristiano Ronaldo e Messi, dal 2008 vincitori (5 volte il primo, 5 il secondo), anzi, di più, padroni indiscussi, del Pallone D’Oro, insieme. Nella Juventus. Una suggestione che non può far altro che far sorridere e che si dimentica un minuto dopo con un deciso “Naa…impossibile!”. Ma poi la mente continua a girare e ci si chiede “perché cancellare il tweet?”. Improvvisamente quelli che sembrano vaghi indizi iniziano a prendere forma nella tua mente malata da tifoso. Già te li vedi, duettare con grazia contro le difese della serie A, “Gli dovranno sparare per fermarli – pensi – non c’è altra soluzione”.
Nel frattempo il capo ti parla, tua moglie ti parla, i tuoi figli ti parlano, perfino il tizio della macchina dietro di te al semaforo ti parla quando scatta il verde e tu hai lo sguardo imbambolato nel vuoto. Ma tu non ascolti, non puoi ascoltare. Niente è paragonabile a questo. Ancora ti devi riprendere dalla presentazione di Cristiano, quando l’hai visto arrivare in Italia, bello come il sole, con quello sguardo beffardo, che ignora come da qui ai prossimi 4/5 anni le tue domeniche per colpa sua saranno diverse, tutta la tua intera vita sarà diversa.
Ora come potresti reagire se anche “la pulce” argentina si unisse alla banda? Come potresti trovare il tempo di pensare ad altro nella tua esistenza? Così ti basta un tweet per cominciare a sognare e perdere il lavoro, mandare all’aria il tuo matrimonio, essere dannato dai tuoi figli e malmenato a sangue dal tizio della macchina dietro di te al semaforo, che al terzo verde che ignori decide di scendere dal veicolo per provare, invano, a toglierti dal viso quel sorriso malato e beato a suon di cazzotti. No, non sarà niente, vedrai. È solo un tweet che la Uefa ha rimosso per non dare adito a chissà quale inutile bagarre mediatica.
Vola la fantasia del tifoso juventino
Certo, bisogna dirlo, nemmeno l’arrivo di Cristiano Ronaldo era preventivabile; voglio dire, prendi una macchina del tempo e torna indietro a qualche mese fa, quando con uno dei gol più belli della storia della Champions League mandava a casa la Juventus tra gli applausi dei calciofili di ogni angolo del pianeta; prova ad andarti a trovare mentre bevi quel sorso amaro di birra, fai spallucce e pensi “Be, contro uno così che ci vuoi fare?”, e prova a far vedere al te di quella sera la foto della maglia bianconera con il 7 e il nome Cristiano stampato sopra; probabilmente ti autoinfliggeresti un infarto dal ridere. Però poi è successo, è successo davvero. È bastato farsi due conti e se lo sono portati a Torino.
Va bene, tutto vero, grande mossa, gran sorpresa, però poi bisogna fare i conti con l’oste, a parte gli scherzi, adesso dove li potrebbero mai prendere i soldi per portare in serie A anche Messi? Così non ci pensi più, continui la tua vita con serenità, il peggio è alle spalle, ti godrai Cristiano Ronaldo, e già è tantissimo, siamo tifosi si, ma mica così avidi. Tutto passato quindi. Sei finalmente sereno, felice della tua vita, quella ruga di incertezza lascia il posto ad un’espressione più sana e colorita. Per circa 40 secondi. Poi un’altra lampadina ti si accende nel cervello “Be, però in fondo se vendono Higuain e Rugani come hanno detto…” e comincia una fase ancora peggiore. Solo una cosa è più inutile e insopportabile nel calcio di quando un tifoso si mette nei panni dell’allenatore, quando si mette nei panni di un direttore sportivo.
Così cominciano calcoli improbabili: “Be, se ci vendiamo pure Mandzukic che tanto dopo il mondiale sarà scoppio; se ci togliamo pure Szczesny perché tanto abbiamo preso Perin che è buono; e se ci togliamo pure Perin che è buono ma tanto con quei due davanti facciamo 15 gol a partita e in porta posso starci pure io che c’ho la panza; e poi se ci togliamo Allegri che prende un sacco di soldi e una volta che c’hai quei due che ti serve un allenatore per la formazione?; se togliamo pure un rene a testa a tutti gli abbonati della curva che tanto per vedere Messi e Cristiano insieme darebbero pure un braccio; se poi gli Agnelli si vendono pure mezza Fiat forse…”.
Si, ci sei arrivato, la matematica non mente mai e tu poi con la calcolatrice in mano sei un drago. Ora lo sai. Ora ne sei convinto. Messi verrà certamente alla Juve. È praticamente fatta. Poi rinsavisci un attimo, il supermercato dove eri entrato alle 12 per fare un po' di spesa sta abbassando la saracinesca e ti rendi conto di essere rimasto circa otto ore davanti al reparto latticini con uno yogurt alla fragola in mano. Allora sorridi, fai di nuovo “naaa” con la testa, vai a pagare e torni alla tua vita come se niente fosse. Certo però, la cosa è certa, quel tweet è stato postato, e poi rimosso, ed un motivo ci dovrà pur essere.