Quando comperiamo un biglietto per partecipare ad una qualunque cosa ho detto che le nostre possibilità di successo sono decisamente pochine. Per fissare le idee, le probabilità di realizzare una megavincita, indovinando i 6 numeri al superenalotto, sono 1 su 622 milioni ( i calcoli sono qui ). Ciononostante, la speranza è l'ultima a morire ei biglietti si vendono sempre.
Proviamo a immaginare cosa si deve provare un vincere una lotteria senza avere nemmeno pensato di giocare.
È quello che è successo ad un astrofilo argentino che, nel mese di settembre, ha pensato di provare la nuova strumentazione che aveva appena comperato. Era notte fonda e non voleva disturbare i vicini aprendo la cupola, così ha puntato il suo telescopio nella fettina di cielo che potrebbe vedere senza fare rumore.
Ha scelto NGC613 una galassia a spirale a 80 milioni di anni luce da noi, una nostra vicina cosmica. Non aveva nessun interesse nella galassia, voleva solo fare qualche test della nuova macchina fotografica provando diversi set-up e tempi di esposizione.
Riguardando le immagini accumulate, si è reso conto che nella galassia era successo qualcosa.
Si trattava certamente di una supernova, ma aveva qualcosa di speciale. Per capire l’eccezionalità dell’osservazione dobbiamo sapere che gli astronomi scandagliano continuamente il cielo alla ricerca di supernovae, ma le vedono sempre ore o giorni dopo che l’esplosione ha distrutto la stella, scagliando nello spazio i suoi strati più esterni. Il sogno di tutti i cacciatori di supernovae è vedere il fenomeno dall’inizio. Peccato che le supernovae non avvisino nessuno: esplodono e basta in una qualsivoglia galassia, in un qualsivoglia punto del cielo. Victor Buso aveva visto proprio l’onda d’urto che squarcia la stella.
Per cogliere l’attimo fuggente bisogna essere nel punto giusto al momento giusto. Quale è la probabilità che, per puro caso, Victor Buso osservasse proprio in quella direzione proprio in quel momento? Considerando che il campo di vista del telescopio deve coprire meno della metà della Luna piena, la possibilità di una coincidenza spaziale con una qualsiasi parte del cielo è 1 su 250.000. La probabilità della coincidenza temporale è infima: un decimo di miliardesimo, pari al rapporto tra la durata del lampo ottico (pochi minuti) e la vita di una stella di grande massa (qualche decina di milioni di anni). Considerando che la galassia contiene qualche centinaio di miliardi di stelle, si ottiene una probabilità di 1 su 4 miliardi.
L'esperienza di una supernova è quindi molto più difficile che vincere la lotteria. Ma la fortuna cosmica non implica vincite milionarie.