Perché siamo in fermento per l'annuncio sulle onde gravitazionali che sarà fatto lunedì

La comunità scientifica è in agitazione. Potrebbero essere stata osservata una collisione tra due stelle a neutroni

Perché siamo in fermento per l'annuncio sulle onde gravitazionali che sarà fatto lunedì
 (Afp)
 Stella a Neutroni

La comunità scientifica è in agitazione per la importante conferenza stampa preannunciata per lunedì 16 ottobre alle ore 10.00 (16:00 ora italiana) al Press Club di Washington DC. Nell’annuncio si precisa che la riunione inizierà con una panoramica delle nuove scoperte di Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) e Virgo (l’analogo esperimento italiano così chiamato dal nome latino dell'ammasso della Vergine), i due osservatori che recentemente hanno rivelato congiuntamente le onde gravitazionali emesse dalla collisione di due giganteschi buchi neri.

Lo studio degli eventi più 'energetici' che avvengono nel cosmo

Incuriosisce il fatto che subito dopo ci saranno le informazioni relative ai telescopi che, insieme a Ligo e Virgo, collaborano allo studio degli eventi più energetici che avvengono nel cosmo. Le onde gravitazionali sono state ufficialmente misurate per la prima volta nel febbraio dell’anno scorso e da allora ci sono stati altre rilevazioni. E’ difficile pensare che la mobilitazione sia solo per riportare un’ennesima misura di questo tipo.  

Cosa verrà detto probabilmente lunedì 16

Più probabilmente, l’annuncio ha a che fare con il fatto che le osservazioni congiunte tra LIGO e Virgo hanno consentito una triangolazione molto più precisa del segnale e forse (e qui sta la grande novità) è stata identificata la controparte ottica della sorgente che ha emesso l’ultimo segnale  gravitazionale rilevato. Un’ipotesi potrebbe riguardare una collisione tra due stelle di neutroni, oggetti meno massicci dei buchi neri, che emettono anche nella banda visibile dello spettro elettromagnetico e che quindi potrebbe essere osservate con telescopi ottici. Il fatto che sia coinvolto anche l’osservatorio europeo in Cile (ESO) è un ulteriore indizio in questa direzione. Non ci resta che aspettare lunedì per saperne di più.

 
 
 
 


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