La missione di InSight su Marte, spiegata

Adesso il viaggio è iniziato e non ci resta che augurare buona fortuna alla nuova sonda della NASA sapendo che la parte più delicata della missione arriverà nel momento dell’inserzione in orbita e dell’ammartaggio

La missione di InSight su Marte, spiegata
NASA/CORY HUSTON
 
 Il lancio di InSight

Si direbbe che la NASA avesse davvero fretta di lanciare InSight, la sua nuova missione marziana. Appena si è aperta la finestra di lancio, il razzo Atlas è partito dalla base di Vandenberg. Era la prima volta che una missione marziana veniva lanciata dalla California e non si può certo dire che le condizioni fossero ottimali.

Il filmato mostra un lancio nella nebbia ma evidentemente i responsabili hanno pensato che la tempistica fosse più importante che la possibilità di avere condizioni “picture perfect”.  La missione arriverà a destinazione il 26 novembre e atterrerà nella regione chiamata Elyseum Planitia scelta proprio perché piana e priva di potenziali pericoli per la difficile fase di ammartaggio.

InSight, infatti, non è un rover ma è piuttosto una stazione per studiare l’interno di Marte. Il nome è un esempio di acronimo al contrario. Scelto perché significa intuito, ma anche conoscenza profonda e penetrante, viene venduto per significare Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport. Una bella arrampicata (linguistica) sui vetri che cerca di sintetizzare lo scopo della missione che è equipaggiata con un sismografo e un misuratore di flusso di calore per capire se Marte è geologicamente attivo e se il suo nucleo è ancora fuso (come avviene nel caso della Terra).

E’ stato proprio il sismografo a dare problemi due anni fa e, a causa sua, il lancio era stato rinviato di 26 mesi, per aspettare che le posizioni reciproche Terra-Marte tornassero ottimali (cioè permettessero di fare il viaggio più corto possibile). Il sismografo di InSight è uno strumento molto sensibile e verrà appoggiato sulla superficie del pianeta per poter cogliere ogni minimo tremore e usare le onde sismiche per costruire una immagine 3D dell’interno del pianeta.

I sismografi inviati in precedenza con le missioni Viking avevano fornito dati di difficile interpretazione. Dal momento che gli strumenti erano stati montati sul corpo del lander, c’è sempre stato il sospetto che i dati fossero inquinati dal vento che fa oscillare la struttura.

Poi c’è il misuratore di flusso di calore, un’asta che verrà martellata nel suolo fino a raggiungere una profondità di oltre 4 metri  per essere isolata dall’esterno e poter misurare quanto calore viene prodotto nelle profondità del pianeta e come si propaga.

Questo è il rendering della missione InSight con il sismografo e il misuratore di calore in posizione

La missione di InSight su Marte, spiegata
NASA/JPL-CALTECH 
 Un rendering della sonda InSight

Se vi sembra di avere già visto qualcosa di simile, avete ragione.

InSight, con i suoi pannelli solari circolari, è una copia di Phoenix (ammartata con successo nel maggio 2008 sulla calotta polare) che, a sua volta, era la copia di Polar Lander (perso in fase di atterraggio probabilmente perché il motore era stato spento troppo presto).

Anche il braccio robotico è un esempio di riciclo perché viene dalla missione cancellata (e messa in magazzino) Surveyor 2001.

Il terzo strumento è costituito da un sistema di comunicazione radio per misurare con estrema precisione la distanza Terra-Marte (piccole oscillazioni potrebbero dare indicazioni sullo stato del nucleo di Marte). A bordo della sonda ci sono anche due piccoli cubesat, chiamati MarsCO.

Verranno rilasciati dopo il lancio e seguiranno la sonda fino a Marte per permettere di mettere alla prova la tecnologia low cost dei cubesat nello spazio profondo. Non verranno inseriti in orbita marziana, ma continueranno il loro cammino nel sistema solare.

Adesso il viaggio è iniziato e non ci resta che augurare buona fortuna alla nuova sonda della NASA sapendo che la parte più delicata della missione arriverà nel momento dell’inserzione in orbita e dell’ammartaggio.

 



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