Il Pentagono, gli UFO e ‘Oumuamua
Cosa c'entra l'asteroide a forma di sigaro con i programmi della difesa Usa dedicati agli oggetti volanti non identificati?

Nelle pieghe dei finanziamenti del Pentagono, che ammontano a circa 600 miliardi di dollari all’anno, c’è stata una voce minuscola, di appena 22 milioni all’anno, che ha riguardato il Programma di Identificazione delle Minacce Aerospaziali Avanzate (Advanced Aerospace Threat Identification Program). Nessuno l’avrebbe notata se non fosse che dietro questa voce si è celato, per qualche anno, un programma che ha indagato le segnalazioni di oggetti volanti non identificati, i cosiddetti UFO.
Il fenomeno UFO è stato più volte analizzato dalle forze armate americane. Nel 1952, l'Air Force aveva iniziato una serie di studi su oltre 12.000 avvistamenti di oggetti non identificati. Il progetto (denominato in codice “Project Blue Book”) si è concluso ufficialmente nel 1969, l’anno dello sbarco sulla Luna,giungendo alla conclusione che la gran parte degli avvistamenti erano relativi a stelle, nuvole, aerei convenzionali o aerei spia, anche se alcune centinaia erano considerate “inspiegabili”.
Alla luce delle rivelazione di queste settimane, sembrerebbe che il Pentagono abbia avuto un rinnovato interesse verso gli oggetti volanti non identificati nel periodo compreso fra il 2008 e il 2011,soprattutto ad opera di Robert Bigelow - imprenditore miliardario fondatore della compagnia aerospaziale Bigelow - che ha detto pubblicamente, in un’intervista televisiva di qualche mese fa, di essere assolutamente convinto che:«gli alieni esistono e che gli UFO hanno visitato la Terra».
Gran parte dei finanziamenti sono andati proprio alla Bigelow Aerospace, che ha diretto il programma di ricerche, analizzando i reperti recuperati dai fenomeni non identificati e studiando le persone che affermavano di aver avuto incontri con gli UFO, inclusi alcuni militari che avevano riferito avvistamenti di strani velivoli.
Anche questa volta, però, il programma è stato chiuso dopo qualche anno perché: «... c'erano altri problemi con priorità più alta che meritavano quei finanziamenti...» e probabilmente anche per lo scetticismo della comunità scientifica.
A questo proposito, va chiarito che una cosa sono gli avvistamenti UFO e un’altra sono le ricerche sull’esistenza di civiltà extraterrestri condotte da istituzione come SETI e Breakthrough Initiatives che hanno messo a punto programmi scientifici per la ricerca di segnali radio provenienti dallo spazio.
Un esempio è rappresentato proprio dall’ultima osservazione di ‘Oumuamua, l’asteroide proveniente dalle profondità interstellari, che sta viaggiando attraverso il nostro sistema solare. Un’occasione “ghiotta” per verificare le nuove tecnologie di ascolto messe a punto con il radiotelescopio di Green Bank. La prima campagna di osservazione, che è iniziata lo scorso 13 dicembre ed è durata complessivamente 8 ore, non ha prodotto alcun risultato. Ma i ricercatori non hanno ancore finito di analizzare tutti i dati (oltre 90 terabyte) e hanno in programma di condurre altri tre "blocchi" di osservazioni.
C’è ancora molto da imparare da ‘Oumuamua che, secondo gli ultimi studi spettrometrici, potrebbe anche essere un particolare tipo di cometa. E’ proprio questo il vantaggio di un approccio scientifico: permette di analizzare le caratteristiche fisiche di un oggetto proveniente da un altro sistema stellare e, allo stesso tempo, di migliorare le tecnologie per lo studio dei segnali radio che potrebbero arrivare dalle profondità del cosmo.
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