E' cominciata l'era del turismo spaziale (e l'Italia gioca già da protagonista)

Musk ha lanciato una nuova epoca, e un business che varrà miliardi. E l'Altec di Torino già si sta muovendo, ma con la Virgin 

E' cominciata l'era del turismo spaziale (e l'Italia gioca già da protagonista)

Nuovi selfie per turisti spaziali: sorrisone davanti all’oblò di una navicella in orbita lunare mentre si galleggia in microgravità. Secondo Elon Musk questo accadrà nel 2018, quando SpaceX prevede un viaggio di circa una settimana a bordo della navicella Dragon 2, nuova versione della capsula cargo Dragon destinata al trasporto degli astronauti da e per la ISS che verrà lanciata da Falcon Heavy Rocket, upgrade in corso di sviluppo del Falcon 9 di SpaceX, il cui primo lancio è programmato per quest’estate.

L'era del turismo spaziale (e di un business da capogiro)

Il fatto che dopo 40 anni ad allontanarsi così tanto dalla Terra possano essere due astronauti turisti, portati in orbita lunare da una società privata, rappresenta un salto in avanti per la prospettiva dei viaggi dell’uomo nello spazio. Ormai siamo entrati nell’era del commercial space transportation, che cambierà lo scenario tecnologico e il nostro modo di vedere lo spazio - scopi scientifici, commerciali e turismo, così come tecnologie e aziende - e che porterà una maggiore popolarità e partecipazione alla nuova space race: sarà un terreno dove costruire nuovo business, ma soprattutto nuove visioni del modo in cui l’umanità viaggerà nello spazio.

A Torino una società lavora con la Virgin Galactic 

La conferma di questo cambiamento vede l’Italia protagonista. A partire dall’accordo tra l’Altec di Torino (una società partecipata da Thales Alenia Space e Agenzia Spaziale Italiana) e la Virgin Galactic per effettuare ricerche sui primi voli suborbitali degli spazioplani turistici. È il vento della space economy che soffia dagli Usa grazie ai privati che sviluppano sistemi d’accesso allo spazio alternativi a quelli delle agenzie governative. Tra questi, i reusable single stage to orbit, aeroplani che evolvono in spazioplani, con il vantaggio di avere capacità di decollo e atterraggio da una pista. Si tratta di una rivoluzione, in cui lo spazio diventa un ambiente per sistemi di trasporto diversi e integrati.

Tornando all’annuncio di SpaceX, restano da vedere una serie di cose, tra cui l’affidabilità di un sistema totalmente autonomo come quello che verrebbe impiegato da SpaceX considerando che sia il lanciatore Falcon Heavy rocket e il Dragon 2 devono essere ancora testati, e il fatto che fino ad oggi non abbiano ancora lanciato uomini in orbita bassa.  Elon Musk ci ha però abituato a mantenere alcune delle sue promesse, e quindi gli auguriamo buona fortuna.