Sorrentino affronta il 'divo' Berlusconi. Con Servillo

"Perché un film su Berlusconi? Perché sono italiano e voglio fare film sugli italiani. Berlusconi è un archetipo dell'italianità e attraverso lui puoi raccontare gli italiani". Con queste parole, Paolo Sorrentino, membro della giuria di Cannes, aveva spiegato alcune settimane fa il motivo della sua scelta di parlare del più importante politico italiano degli ultimi vent'anni. Il film si intitola 'Loro' e avrà nel ruolo di Berlusconi l'attore-feticcio di Sorrentino, Toni Servillo.
'Loro', un film su Berlusconi e la sua corte
Ora arriva il comunicato ufficiale in cui Robert Walak, Presidente di Focus Features, comunica che la sua società ha acquisito i diritti della pellicola che sarà distribuita da Universal Pictures Italy per il mercato italiano. "Quest’estate inizieranno le riprese, girate in lingua italiana, di 'Loro' prodotto da Indigo Film - si legge nel comunicato -. Il co-produttore francese Pathé si occuperà anche delle vendite per i mercati internazionali. Scritto da Paolo Sorrentino e Umberto Contarello e diretto da Sorrentino, 'Loro' sarà incentrato sulla figura di Silvio Berlusconi e la sua corte".
Il Cavaliere avrà la faccia di Toni Servillo
Si rinnova la collaborazione di Sorrentino e Servillo che tornano a lavorare insieme per il nuovo progetto per la sesta volta. I due rinnovano una collaborazione iniziata nel 2001 con 'L'uomo in più', bissata tre anni dopo con 'Le conseguenze sull'amore' e, dopo la parentesi televisiva del 2005 con 'Sabato, domenica e lunedì', i due film più importanti della carriera di entrambi: 'Il Divo' del 2008 e 'La grande bellezza' del 2013. "Ho un rapporto giocoso, leggero, soprattutto con Toni, cerco sul set di creare un ambiente sereno, lavorando con leggerezza e certamente ironia e senso dell'umorismo - ha raccontato Sorrentino a Cannes -. Cerco sempre con gli attori di non far sentire loro il peso delle riprese: gli attori sono ansiosi di far parte di un film ambizioso e io provo ad attenuare queste pressioni".
Berlusconi, 'ossessione' di molti registi
Il personaggio Berlusconi ha affascinato molti registi e intellettuali e in tanti hanno fatto film o documetari su di lui. Ma solo un film, a ben guardare, ha assunto una dimensione internazionale di spessore, il primo: 'Il Caimano' di Nanni Moretti del 2006. Ecco le pellicole 'dedicate' a Silvio.
- 'Shooting Silvio' di Berardo Carboni del 2007 in cui si immagina un piano per rapire e uccidere il premier italiano
- 'Quando c'era Silvio' del 2006 di Beppe Cremagnani ed Enrico Deaglio
- 'S.B. Io lo conoscevo bene' del 2012 di Giacomo Durzi e Giovanni Fasanella
- 'Belluscone: una storia siciliana' del 2014 di Franco Maresco
- 'Silvio Forever' di Roberto Faenza e Filippo Marcelloni del 2011
- 'My Way: The Rise and Fall of Silvio Berlusconi' del 2016 di Alan Friedman
- 'Videocracy - Basta apparire' del regista italo-svedese Erik Gandini che punta il dito contro la tv privata ma libera