Ci vuole coraggio per portare sullo schermo, addirittura 55 anni dopo il primo fortunatissimo film con Julie Andrews (che vinse l'Oscar) e Dick Van Dyke, il sequel delle avventure di Mary Poppins, la tata 'praticamente perfetta' di casa Banks. Coraggio perché il confronto è inevitabile e l'effetto nostalgia difficile da contrastare. Eppure 'Il ritorno di Mary Poppins', film della Disney diretto da Rob Marshall, in sala dal 20 dicembre, è quasi perfetto. Quasi.
Le tante similitudini col primo film
Filologicamente impeccabile, con una storia che ricalca quella del 1964 con l'acciarino Jack (Lin-Manuel Miranda) al posto dello spazzacamino Bert-Van Dyke, viaggi nel mondo dei cartoni animati, grandi coreografie dove decine di acciarini ballano insieme, un episodio all'interno di una stanza analogo a quello delle risate che fanno volare (qui c'è Maryl Streep nel ruolo della cugina Topsy) e diversi rimandi alla pellicola originale a partire dalla presenza di Dick Van Dyke in un ruolo che non anticipiamo.
Funziona bene tutto, in un film che Marshall gira guardano all'originale del '64 con attenzione da cinefilo e filologo incallito.
I nuovi protagonisti
A partire dalla nuova Mary Poppins, una Emily Blunt credibile e brava. Meno centrati, anche se ben diretti e comunque funzionali al film, i fratelli Banks adulti (meglio la ragazza Emily Mortimer che ricorda molto la madre del primo film del fratello Michael, Ben Whishaw, che non riesce a raggiungere quel misto di austerità e ingenuità del padre). La magia, dunque, è ricreata e ben riprodotta anche nel sequel di Marshall.
La colonna sonora delude
L'unica nota un po' stonata (scusate il gioco di parole) riguarda la musica. E non è cosa da poco. La colonna sonora del film 'Mary Poppins' del '64 è un capolavoro. Composta da Richard M. Sherman, Robert B.Sherman e Irwin Kostal, ha raggiunto la prima posizione nella Billboard 200 per 14 settimane ed è stata vincitrice di un Oscar, un Golden Globe e un Grammy Award. Le canzoni funzionano e sono diventate popolarissime in tutte le lingue grazie al ritmo musicali (la forza di 'Basta un poco di zucchero' - ASCOLTA, 'Supercalifragilistichespiralidoso' o 'Spazzacamin' è soprattutto nei motivi musicali). La colonna sonora originale del sequel firmata da Shaiman, che comprende una serie di canzoni originali completamente nuove con le musiche di Marc Shaiman e i testi di Scott Wittman e Shaiman, purtroppo non ha la stessa forza di quella del primo film.
Da segnalare che la voce che doppia Emily Blunt nelle canzoni in italiano è di Serena Rossi.
La trama originale
'Il ritorno di Mary Poppins' è liberamente tratto dai romanzi di Pamela Lyndon Travers e sviluppano una trama completamente originale: è ambientato a Londra durante la Grande Depressione degli anni '30 (il periodo in cui erano ambientati gli otto libri dedicati alla tata), 25 anni dopo gli eventi raccontati nel primo film. A differenza dei racconti dove Jane e Michael Banks rimangono sempre bambini, in questo sequel i filmmaker hanno scelto di creare una nuova storia incentrata su Michael e Jane da adulti. Mary Poppins torna per aiutare la nuova generazione della famiglia Banks a ritrovare la gioia di vivere e il senso della meraviglia che mancano dalle loro vite a seguito di una perdita personale.
Nel film 'Il ritorno di Mary Poppins' l'ormai trentenne Michael, rimasto da poco vedovo, è un artista in difficoltà che ha accettato un impiego temporaneo presso la Banca di Credito, Risparmio e Sicurtà, la stessa istituzione finanziaria in cui lavoravano suo padre e suo nonno prima di lui. Vive con i suoi tre figli Annabel, John e Georgie al numero 17 di Viale dei Ciliegi, ma sono tempi duri a Londra. Siamo negli anni '30 e la città si trova nel bel mezzo della Grande Depressione: il denaro scarseggia, la popolazione è preoccupata e il futuro appare incerto. La famiglia sta cercando di superare la recente morte della moglie di Michael e nonostante gli sforzi della loro inefficiente ma volenterosa e affettuosa domestica Ellen, la casa è malmessa e in un costante stato di caos. Con la dura realtà del periodo e il peso del recente lutto che gravano sulla famiglia, i bambini sono costretti ad assumere responsabilità da adulti e di conseguenza stanno crescendo troppo rapidamente.
Jane ha ereditato da sua madre l'entusiasmo per l'attivismo e, pur essendo impegnata a combattere per i diritti dei lavoratori, aiuta suo fratello Michael e la sua famiglia ogni volta che può. Mentre il rapporto tra Michael e i suoi figli continua a deteriorarsi a causa della sua difficoltà nel gestire il lutto, il signor Wilkins, direttore della banca, che sembra un mentore affabile e altruista ma è in realtà un uomo sleale e scaltro, avvia le procedure per il pignoramento della casa dei Banks, mandando ancora più in crisi l'ormai stremato Michael. Fortunatamente il vento inizia a cambiare e Mary Poppins, l'enigmatica tata che con i suoi straordinari poteri magici è in grado di trasformare qualsiasi mansione giornaliera in una fantastica avventura, torna nelle vite della famiglia Banks, senza essere invecchiata di un giorno. Insieme al suo amico Jack, un lampionaio affascinante e sempre ottimista, Mary accompagnerà i piccoli Banks in una serie di bizzarre avventure arricchite da incontri con personaggi stravaganti, tra cui la sua eccentrica cugina Topsy e l'amabile banda di lampionai capeggiata da Jack, riportando vita, amore e risate nella loro casa.
Diretto da Rob Marshall e sceneggiato da David Magee a partire da un soggetto firmato da Magee, Marshall e John DeLuca, 'Il ritorno di Mary Poppins' vede Emily Blunt nel ruolo della protagonista, Lin-Manuel Miranda nel ruolo di Jack, Ben Whishaw nel ruolo di Michael Banks, Emily Mortimer nel ruolo di Jane Banks, Julie Walters nel ruolo di Ellen e Pixie Davies, Nathanael Saleh e Joel Dawson nel ruolo dei piccoli Banks, con Colin Firth nel ruolo di William Weatherall Wilkins e Meryl Streep nel ruolo della Cugina Topsy.
La scena cult - Il ballo dei lampionai
La scena coreografica più bella e impegnativa, che ricorda quella memorabile degli spazzacamini nel film di Robert Stevenson del 1964, è quella dei lampionai. Gran parte di questa scena è girata nel set del parco abbandonato, costruito nell'A Stage nel corso di 26 settimane: qui sono state girate alcune porzioni del numero musicale più grande del film, 'Puoi illuminare il mondo a festa' ('Trip a little light fantastic').
Ci sono volute ben due settimane per girare le sequenze di ballo, che in alcuni momenti mostravano più di 50 lampionai intenti a ballare sullo schermo. Gli esterni di questo gigantesco numero musicale della durata di otto minuti sono stati girati al Middle Temple di Londra, sfruttando le famose strade di ciottoli, i passaggi a volta e i tunnel della struttura.
"Questo numero è un vero e proprio omaggio ai grandi musical dell'età dell'oro di Hollywood - afferma Emily Blunt - in pratica, Mary e i bambini si perdono nella nebbia e i lampionai vengono a illuminare il cammino per condurli a casa, una metafora davvero meravigliosa. Ovviamente mentre camminiamo verso casa c'è un grande numero musicale!".