Finalmente una storia d’amore. Bellissima. Tragica e coinvolgente. Paolo Virzì vola in America a girare il suo primo (e certamente non ultimo) film hollywoodiano e chiama a sé due dei più grandi attori in circolazione, Helen Mirren e Donald Sutherland per interpretare il ruolo di due anziani innamorati da cinquant’anni che decidono di concedersi l’happy end di una vita passata insieme. ‘Ella & John – The Leisure Seeker’, in sala dal 18 gennaio, è un road movie al tempo delle elezioni Usa, dove i due anziani viaggiano verso il sud, verso la casa di Ernest Hemingway a Key West che l’uomo, anziano professore malato di Alzheimer, ha sempre desiderato vedere.
Fuga d'amore
La moglie, una tenace donna del South Carolina, innamoratissima del marito e malata terminale e con una voglia di vivere incredibile, organizza una fuga su un vecchio camper dai figli, dai medici e dal destino. La pellicola, grazie anche alla regia come sempre delicata e coinvolgente di Virzì, vive sulla bravura e sulla grande forza espressiva dei due attori premi Oscar (la Mirren lo vinse nel 2007 per 'The Queen' nel mentre Sutherland riceverà quello alla carriera durante la cerimonia del 4 marzo 2018). Un film con due anziani protagonisti dove si ride, ci si commuove, ci si stupisce e dove, inevitabilmente, ci si identifica e si piange. E che certamente meriterebbe di essere preso in considerazione agli Oscar di Los Angeles.
Il destino non è scritto
Ella, interpretata da Helen Mirren (“attrice sublime – l’ha definita il regista – acuta, saggia, spiritosissima e poi improvvisamente piena di foga, di rabbia, di dolore”), sa di aver poco da vivere e decide di non accettare il destino che i figli hanno deciso per lei: farle trascorrere gli ultimi giorni in casa con i medici a praticarle una terapia contro il dolore che dovrà accompagnarla inevitabilmente verso la morte. John, Donald Sutherland, (“un’autentica leggenda – scrive di lui Virzì – attore intenso e regale, ma anche buffo e imprevedibile”), ex professore di letteratura del New England malato di Alzheimer che alterna momenti di lucidità ad altri in cui non riconosce più luoghi e persone.
Per entrambi un destino segnato a cui i due si ribellano decidendo di partire per l’ultimo viaggio insieme, felici come quando erano giovani, innamorati come allora di un amore forte, intenso, vivo che non esclude neppure l’aspetto carnale (che provoca anche la bonaria invidia della figlia).
La forza della commedia
Paolo Virzì torna dopo ‘La pazza gioia’ a trattare il tema della malattia e lo fa alla sua maniera, riuscendo a raccontare drammi serissimi, dolorosi e terribili con leggerezza, usando la chiave della commedia come solo lui oggi in Italia forse sa fare. E anche stavolta la scelta (oltre alla direzione) degli attori è vincente.
Una scelta che il regista livornese ha raccontato così: “Ricordo di esseremi lasciato scappare di bocca una specie di impegno: se Donald Sutherland accetta di interpretare il ruolo di John e Helen Mirren quello di Ella allora giuro che questo film lo faccio. Era solo un modo per spararla grossa – racconta – per mettere le mani avanti, per allontanare la possibilità di quel progetto americano. Il destino mi ha spiazzato: imprevedibilmente, e ancora non mi spiego come sia stato possibile, Mirren e Sutherland hanno accettato”. Per fortuna.