L’ Earth BioGenome Project prevede il sequenziamento del genoma di un milione e mezzo di eucarioti (specie che hanno il DNA contenuto in un nucleo cellulare), cioè di tutti gli organismi superiori del pianeta e di una parte di quelli unicellulari (es. lieviti). È sicuramente il progetto di biologia più ambizioso sia mai stato pensato. Ambizioso ma fattibile, considerando i progressi impressionanti fatti dalle tecnologie di analisi del DNA. Oggi si stima che il progetto possa essere svolto in 10 anni al costo di circa 4 miliardi e mezzo di dollari. Stessi tempi e costi paragonabili al primo sequenziamento del genoma umano, terminato all’inizio del nuovo millennio. Velocità aumentata e costi diminuiti più di un milione di volte in pochi anni…
La sfida, oltre che tecnologica, sarà di tipo informatico e bioinformatico. I dati prodotti saranno milioni di miliardi e l’obiettivo è di renderli accessibili ai ricercatori di tutto il mondo. Una vera miniera di nuove conoscenze pronta per essere esplorata. L’analisi dati e l’interpretazione dei risultati sarà possibile solo attraverso approcci che uniscano conoscenze biologiche, capacità di calcolo, di programmazione e di modellizzazione. L’interdisciplinarietà dei gruppi di ricerca sarà sempre più una necessità, e il sistema educativo dovrà adeguarsi in fretta, per preparare una nuova generazione di scienziati in grado di analizzare dati complessi.
Gli aspetti legali non sono da trascurare perché la conoscenza può produrre applicazioni pratiche in diversi settori. Ma molte specie che verranno sequenziate rappresentano risorse genetiche uniche la cui proprietà e diritto di sfruttamento commerciale è regolata da accordi internazionali, quali il protocollo di Nagoya per la salvaguardia della biodiversità.
Il progetto rappresenta una grande opportunità per l’umanità. Lo sguardo comprensivo sull’evoluzione degli eucarioti permetterà di comprendere a fondo il funzionamento del genoma, aprendo opportunità inattese in campo biomedico, farmaceutico, ambientale e agricolo. Nuove conoscenze offrono enormi opportunità ma comportano grandi responsabilità. Non dobbiamo avere paura del progresso ma rispetto, consapevolezza, buon senso e utilizzo per il bene di tutti devono rimaner le parole d’ordine della scienza.
Paolo Ajmone Marsan, professore ordinario di Miglioramento genetico animale presso la Facoltà di Agraria dell'Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza