Gli astronauti sono sempre stati concordi nel dire che la Terra vista dallo spazio è bellissima, una “blue marble” (biglia blu) molto più brillante della Luna.
Perché la Terra è più luminosa della Luna
Il segreto della luminosità della Terra è l’acqua che troviamo liquida negli oceani, nei laghi e nei fiumi, solida nelle calotte polari e nei ghiacciai (sempre più ridotti) e come vapore nelle nubi. La capacità dell’acqua (allo stato liquido, solido o gassoso) di riflettere la luce del Sole rende la Terra una sinfonia di bianco (delle nubi e dei ghiacci) e di blu (degli oceani).
Uno spettacolo per tutti... ma sul web
Per godersi lo spettacolo non c’è bisogno di scomodarsi, basta visitare i siti che rendono pubbliche le immagini raccolte dai satelliti dedicati all’osservazione della Terra. Per vedere tutta la biglia blu occorre essere abbastanza lontani dalla Terra e il satellite che è nel punto di osservazione migliore è DSCOVR (per Deep Space Climate Observatory) che si trova tra la Terra ed il Sole in un punto privilegiato (a circa 1,5 milioni di km da noi) dove l’attrazione gravitazione dei due corpi si bilancia. DSCOVR vede sempre la parte della Terra illuminata e ne fa una foto grossomodo ogni ora. In effetti, fa diverse esposizioni con diversi filtri che poi vengono combinati per dare le immagini a colori che vediamo nel sito.
Dal momento che il satellite è sulla congiungente Terra Sole, tra un’immagine e la successiva la Terra è ruotata, quindi, combinando le immagini prodotte nel corso della giornata vediamo la Terra che gira. E’ un movimento a scatti ma, con un po’ di interpolazione, la App corregge l’effetto saltellante e permette di godersi lo spettacolo della rotazione della nostra Terra.
Se volete più dettagli, li potete trovare qui.
Come dicevo, l’immagine della Terra è dominata dal bianco e dal blu ai quali si aggiungono il marrone ed il verde dei continenti.
Ispezionando migliaia di immagini raccolte da DSCOVR è stata notata la presenza di centinaia di macchie luminose (presenti in un’immagine ma non nella precedente o nella successiva) alle quali è stato dato il poetico nome di glint per luccichio.
Quel luccichio che può aiutarci a scoprire le 'nuvole aliene'
All’inizio, quando i glint si vedevano solo sopra gli oceani, si è pensato che fossero riflessioni della luce del Sole su una superficie di acqua calma, quello che noi chiamiamo anche specchio d’acqua. Poi, però, un’analisi più accurata ha rivelato la presenza di glint anche sopra la terra, creando la necessità di trovare un’altra superficie riflettente. Le nubi in alta quota, con i loro aghetti di ghiaccio tutti allineati, sono in grado di spiegare il luccichio che colpisce gli esperti per la sua luminosità.
Non dimentichiamo che lo stiamo vedendo da un milione e mezzo di km di distanza. Per questo il luccichio potrebbe, forse, essere usato per indovinare la presenza di nubi nell’atmosfera dei pianeti extrasolari.
Un curioso effetto sulla Terra ci potrebbe indicare un nuovo metodo per lo studio dei pianeti intorno ad altre stelle. Un bell’esempio di scienza serendipitous dove trovi (per caso) quello che non stavi cercando.